Palazzo Gravisi, giardino più fruibile e funzionale

Alla presenza di numerose autorità in modo solenne certificata l’opera di ristrutturazione degli spazi esterni

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Palazzo Gravisi, giardino più fruibile e funzionale
Roberta Vincoletto e Fulvio Richter al taglio del nastro. Foto: Kris Dassena

Dopo gli importanti lavori di ristrutturazione, ieri è stato ufficialmente inaugurato il giardino di Palazzo Gravisi-Buttorai, sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”. Considerato da molti uno dei gioielli architettonici, sociali e culturali del centro storico nell’ultimo anno è stato oggetto di un intervento di modernizzazione a 360 gradi, fortemente voluto dai vertici della CAN comunale, proprietaria dell’immobile. Si tratta di un’opera attesa da tempo, come ha rilevato all’evento istituzionale, alla presenza di varie autorità tra cui Giovanni Coviello, Console Generale d’Italia a Capodistria, Stanko Baluh dell’Ufficio governativo per le nazionalità e il deputato Felice Žiža, la presidente della CAN capodistriana, Roberta Vincoletto, avviata con l’intento di rendere lo spazio più “fruibile e funzionale alle molteplici necessità della CNI, favorire e implementare l’offerta culturale per i connazionali e tutta la cittadinanza, nonché di sostenere e promuovere un punto di ristorazione e di ritrovo riconoscibile a livello costiero”. È stata rifatta la pavimentazione, mentre il giardino è stato dotato di un nuovo sistema di drenaggio e di un nuovo impianto elettrico. “Un luogo di dialogo e del rafforzamento tra la componente italiana e l’ambiente circostante”, così l’ha definito Mateja Hrvatin Kozlovič, vicesindaca del Comune di Capodistria che assieme alla CAN costiera e al MInistero della Coesione e Sviluppo regionale ha garantito i finanziamenti necessari per l’investimento. A nome del massimo organo politico minoritario è intervenuto il presidente Alberto Scheriani che ha voluto sottolineare l’impegno costante nella crescita delle potenzialità delle istituzioni della CNI. Il fautore dell’intervento è stato indubbiamente l’ex presidente della CAN di Capodistria, Fulvio Richter, che quando ricopriva questa funzione ventilò l’idea di dare allo spiazzo una veste tutta nuova. “O si sceglieva di fare un giardino per piantarci dei fiori o si decideva di allestire un piazzale che possa essere punto di ritrovo e cornice di eventi culturali”, ha dichiarato sardonicamente Richter, che negli ultimi mesi del suo mandato ha dovuto fare i conti con un’accesa polemica dovuta proprio al cambio di look, costato circa un centinaio di migliaia di euro. Critiche indirizzate all’abbattimento del possente pino, dei due alberi di paulonia e degli arbusti di lauroceraso, effettuato dopo che gli esperti dell’azienda municipalizzata “Marjetica” avevano valutato che versavano in uno stato precario. A gettare un po’ di ombra sui tavolini del bar “Circolo” d’ora in poi saranno esclusivamente gli ombrelloni, mentre della componente arborea che contraddistingueva quello che era diventato uno dei salotti cittadini rimane soltanto un piccolo fazzoletto di terra.

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