ISOLA | L’Ospedale generale di Isola negli otto mesi di quest’anno presenta un bilancio in attivo di 205mila euro, in armonia con i piani finanziari annuali, ma permangono le difficoltà con il personale medico e paramedico. È quanto emerso nel corso dell’ultima seduta del Consiglio dell’Ente sanitario. La gestione positiva segue la tendenza degli ultimi anni. È stato rilevato che aumentano sia le entrate che le uscite, quest’ultime in relazione alla realizzazione dei programmi di cura e a quelli nuovi introdotti per una sola stagione. Il nosocomio non ha pendenze aperte con i fornitori. Analizzando la situazione dei quadri, il direttore amministrativo, Radivoj Nardin, ha fatto presente che i dipendenti sono oberati di lavoro e che soltanto il mese scorso hanno dovuto fare ricorso a 1.100 ore straordinarie per far fronte alle necessità dei reparti. Isola, come altri ospedali, denuncia una emorragia di infermiere, che trovano posto nei poliambulatori dove per lo stesso compenso sono impegnate molto meno. In questo momento sono vacanti 15 posti per infermiere laureate e 5 per quelle diplomate. La direzione dell’ospedale è corsa ai ripari ottimizzando i turni di lavoro, ma per migliorare la situazione dovrebbero intervenire le associazioni di categoria e i sindacati per ottenere salari adeguati all’impegno e alla responsabilità richiesta. È un problema condiviso da altre strutture in tutta la Slovenia e sarebbe necessario anche l’intervento dello Stato. Unico successo su questo versante l’assunzione del primo specialista in medicina d’urgenza. Nardin ha informato i presenti di altri importanti passi avanti. Entro la fine dell’anno sarà completato il Centro di endoscopia, uno dei più moderni del Paese. L’investimento ammonta a 1,4 milioni di euro e consentirà di eseguire meglio esami delicati, soprattutto all’apparato digerente. I tempi d’attesa nei vari ambulatori sono stati ridotti al minimo. I più lunghi sono segnalati nel reparto di reumatologia. Veloci sono gli interventi nel campo dell’urologia. Laddove emergano problemi oncologici non vi sono tempi d’attesa.
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