Ora ci penserà la CAN a ridare luce al faro

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Ora ci penserà la CAN a ridare luce al faro

PIRANO | La Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano si è aggiudicata la gestione del faro cittadino, assegnata dalla municipalità per cinque anni. “Per noi è importante essere i custodi di questo patrimonio, rivitalizzandolo e tutelandolo, come pure avvicinandolo al pubblico”, commenta con soddisfazione Nadia Zigante, presidente della locale CAN, ribadendo quanto numerose fossero le lamentele dei residenti e dei turisti a riguardo dell’inaccessibilità della struttura. “Dovrebbe venir inserito nel tour dei luoghi clou da visitare a Pirano e noi ci proponiamo di farlo”, prosegue la presidente, chiarendo che si tratta di un elemento architettonico e culturale, non solo di pregio e bellezza, ma anche unico in Slovenia, che rappresenta la storia locale con un ampio potenziale per la diffusione del retaggio piranese. Proprio la tutela e rivalorizzazione di quest’ultimo è tra gli obiettivi primari dell’organismo minoritario e in tale senso il Faro viene inteso come un bene comune materiale e immateriale. Secondo la documentazione progettuale, oltre ad aprire finalmente il faro con orario regolare, s’intende formare gli interessati sulla storia e sui racconti legati all’edificio al fine d’impiegarne alcuni, che avranno il ruolo di custodi, guide e informatori. È stato anche preventivato un ingresso a pagamento, probabilmente con una cifra simbolica per agevolare il flusso dei visitatori, aggiungendo delle pubblicità e tabelle informative in città riguardo all’apertura della struttura e preparando degli opuscoli in diverse lingue. Attualmente lo stabile è in stato di degrado, soprattutto gli interni, ex dimora del guardiano del faro, dove verrà effettuata la maggior parte degli interventi di sanamento prima di poterlo aprire. Su questo punto è già stato consultato l’Istituto per la tutela dei beni culturali, che determinerà il raggio d’intervento. Anche il piano di sicurezza va adeguato a norma di legge con l’aggiunta di una polizza assicurativa. Oltre alle visite guidate, dal punto di vista del programma, si spazia in molti ambiti, come i laboratori di pittura e fotografia, i racconti sotto le stelle sullo splendido terrazzo o incontri esclusivi per gruppi privati. Gli ambienti interni fungerebbero da piccola galleria per delle mostre e per eventi serali di vario genere. Un’iniziativa interessante è quella dell’istituzione di una rete di collegamento tra i fari in regione, a Salvore e Trieste, evidenziandone le storie e le differenze. “Intendiamo mantenere i contatti con gli enti che nel corso degli anni hanno usufruito di questi spazi per i loro eventi tradizionali”, così ancora Zigante, aprendo alla collaborazione con la Parrocchia, vista la vicinanza con la Chiesa della Madonna della Salute e con diverse associazioni attive a Pirano.

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