La CNI di Pirano allarga i contatti

In Casa Tartini ospitata l’Università della terza età «Danilo Dobrina» con un paio di sketch

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La CNI di Pirano allarga i contatti
Gli interpreti della pièce “Le smanie de la vilegiatura”. Foto: Mariella Mehle

L’evento di giovedì sera in Casa Tartini ha suggellato la nuova collaborazione tra la Comunità italiana piranese e l’Università della terza età “Danilo Dobrina” di Trieste. A fare gli onori di casa è stato Andrea Bartole, presidente della CAN comunale, il quale ha sottolineato di tenerci particolarmente all’iniziativa in quanto è nata spontaneamente e le cose spontanee di solito sono quelle che diventano durature e funzionano poiché nascono di moto proprio. “Questa sarà sicuramente la prima di tante occasioni di una proficua collaborazione in quanto la nostra Comunità ci tiene a superare ogni tipo di confine”, ha osservato Bartole e rilevato che la missione principale è quella di mantenere viva l’identità italiana sul territorio, oltre al patrimonio storico e artistico che racchiude in se anche la lingua italiana e naturalmente il dialetto istroveneto. Il presidente dell’Università della terza età, Lino Schepis ha ringraziato per l’invito e la spontaneità dell’evento, nonché la bella opportunità di nuove conoscenze. “Siamo molto aperti a avviare forme di collaborazione anche fuori dai confini nazionali con equivalenti delle nostre strutture. I miei complimenti per il lavoro che portate avanti nel difendere la lingua e la cultura italiana. Sono felice che la prima occasione di conoscersi viene data attraverso la nostra scuola di recitazione dialettale”, ha aggiunto Schepis. Il direttore dei corsi Bruno Pizzamei ha suggerito di continuare la collaborazione organizzando visite reciproche e conferenze su temi che riguardano Pirano e Trieste. A introdurre due divertenti pièce comiche a leggìo, Romana Olivo, direttrice e coordinatrice della scuola di recitazione che si è detta commossa di essere tornata tra le mura di Casa Tartini dove 40 anni fa era stata ospite con il gruppo regionale di arte drammatica. Ha quindi spiegato che il corso di teatro dialettale cerca di dare ai partecipanti i primi rudimenti della recitazione e di far affiorare parole e ricordi desueti. “Il nostro intento è quello di vivificare e mantenere viva la parlata che ha amalgamato persone di diverse provenienze, tradizioni, lingue e religioni, la quali hanno saputo rendere quel piccolo centro di pescatori e modesti artigiani un emporio e una città cosmopolita”, ha spiegato la Olivo. La prima rappresentazione dal titolo “Le smanie de la vilegiatura” anche se trae il titolo da un’opera di Goldoni, è stata scritta dalla Olivo e narra delle diatribe di una coppia per la scelta della meta delle loro agognate vacanze, che coinvolge anche parenti e amici. Le risate scaturite dall’interpretazione di Lucia Quadrini, Livio Soldini, Luisa Tumolo, Silvia Roberti, Paolo Marcolongo, Annamaria Zecchia e Massimo Petronio sono proseguite anche nel corso della seconda pièce dal titolo “Stelio, Ucio e la nova pescheria”, omaggio di Livio Soldini e Massimo Petronio ad alcuni grandi della comicità. Gli ospiti hanno annunciato che il 10 novembre prossimo sono previste le celebrazioni del 40.esimo della fondazione dell’Università dove sarà invitata anche la Comunità italiana di Pirano.

Massimo Petronio e Livio Soldini nella seconda recita.
Foto: Mariella Mehle
Bartole con gli ospiti Pizzamei, Schepis e Olivo.
Foto: Mariella Mehle

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