La Barcolana in Carso: in viaggio a vela per la pace

Oltre al Comune di Pirano, hanno finora aderito alla 2ª Marcia Mondiale i sindaci dei Comuni di Dolina e Muggia, il presidente dell’Unione Italiana di Slovenia e Croazia Maurizio Tremul e l’ex sindaco di Capodistria Aurelio Juri

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La Barcolana in Carso: in viaggio a vela per la pace

È stato presentato a Draga in Festa / Praznik v Dragi, l’iniziativa all’insegna delle Porte aperte / Odprta vrata che si tiene ogni anno a Draga S. Elia sul confine italo-sloveno, il percorso in barca sul Mediterraneo allestito dalla 2ª Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, ribattezzandola scherzosamente “La Barcolana in Carso”.
Il 26 ottobre una barca a vela partirà da Genova per un tour di Pace sul Mediterraneo occidentale – ideato nei mesi scorsi a Pirano, città che ospiterà la tappa slovena della 2ª Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza – portando con sé la richiesta della città di Palermo, di costituire una rete d’Ambasciate di Pace delle città mediterranee.
L’Iniziativa è parte del percorso planetario della 2ª Marcia Mondiale partita il 2 ottobre, nel 150° dalla nascita di Gandhi, da Madrid, e potrebbe esser ripetuta il prossimo anno, sull’Adriatico e il Mediterraneo orientale.
Oltre al Comune di Pirano, hanno finora aderito alla 2ª Marcia Mondiale i sindaci dei Comuni di Dolina e Muggia, il presidente dell’Unione Italiana di Slovenia e Croazia Maurizio Tremul e l’ex sindaco di Capodistria Aurelio Juri, che sostengono la proposta di denuclearizzare il Golfo di Trieste, possibile grazie al nuovo Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari.
La proclamazione di zone prive di armi nucleari non è né nuova né eccezionale. Grandi aree del Pianeta sono “nuclear free”: l’America latina e i Caraibi col trattato di Tlatelolco, il Pacifico meridionale col trattato di Roratonga, l’Asia sudorientale col trattato di Bangkok, l’intero continente africano col trattato di Pelindaba, l’Antartide col trattato omonimo ed altri ancora, sullo spazio esterno e sui fondali marini.
Il Golfo di Trieste ospita due porti nucleari militari di transito (Trieste e Capodistria) vincolati anche al Trattato di Pace del 1947 tra Italia e Potenze vincitrici dela Seconda guerra mondiale (art. 21 e allegati) che statuì la smilitarizzazione e neutralità del “Territorio Libero di Trieste”, recepita dalle Nazione Unite con la Risoluzione n.16.
Sul Mediterraneo convergono culture diverse, che spesso si affrontano con la violenza e la guerra. In anni recenti, si sta trasformando in un abisso di separazione tra Africa Medioriente ed Europa. “Mediterraneo, Mar de paz” si propone di realizzare una campagna per trasformarlo in un punto d’incontro e integrazione tra le genti.

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