Isola. Scuola pubblica da seicento anni

Il prezioso contributo di Amina e Giorgio Dudine raccolto in una pubblicazione arricchita da capitoli sul percorso storico della località e sui personaggi di spicco

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Isola. Scuola pubblica da seicento anni

Dall’inizio del 1999 la sezione Storia Patria della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola mette a disposizione il suo impegno nel raccogliere testimonianze per esaltare le vicende del territorio locale, scavando anche nei meandri del passato. Un’attività fondamentale per non far cadere nell’oblio il vissuto di coloro che nei secoli ci hanno preceduti. Inoltre va sottolineato che fin dall’inizio chi ha aderito a questo settore ha anche assunto l’importante compito di rendere partecipi le giovani generazioni. In tale contesto i temi vertono principalmente sulla conoscenza della storia locale, delle tradizioni, dei modi di dire, dei canti e della parlata veneta isolana. In questa prospettiva e in base alle possibilità, nel corso degli anni questo team ha diffuso articoli relativi al passato, inseriti sia nel periodico del sodalizio isolano “La Colomba” (dal 2000 al 2010) sia sotto forma di opuscoli come il primo lavoro prodotto nel 1999 “Una giornata particolare”, oppure “Il mito della Parenzana” del 2012. Sono state date alle stampe inoltre monografie di personaggi illustri: “Antonio Pesaro, il presule isolano e il suo tempo” (2001), nonché “Domenico Lovisato – Patria, scienza, famiglia” (2016). Ultima in ordine di tempo la pregiata pubblicazione intitolata “Isola d’Istria, dalle origini all’istituzione della prima scuola pubblica” che, causa il quadro epidemiologico e le conseguenti restrizioni igienico-sanitarie, è rimasta senza una presentazione ufficiale. Gli autori Amina e Giorgio Dudine, che hanno dedicato la propria vita professionale all’insegnamento, hanno avvertito nel contesto l’esigenza di ricordare la solenne ricorrenza del 600.esimo anniversario dall’avvio dell’istruzione pubblica a Isola. Era il 2 ottobre 1419 quando nella piazza principale ebbe inizio la tanto attesa cerimonia che avrebbe consentito a tutti l’accesso allo studio. Per abbracciare l’intero iter che ha portato a questo eccezionale traguardo, gli autori hanno ampliato il percorso di ricerca partendo dall’alba dei tempi, esplorando le tappe più importanti isolane, cioè quegli episodi che hanno segnato la sua storia fino alla memorabile data. Il racconto prosegue con la vita nei Castellieri, per Isola quello di Albuciano, con le lotte degli Istri, accennando anche all’impresa degli Argonauti. Si passa quindi al dominio di Roma, con la caduta e divisione dell’Impero in Oriente e Occidente per giungere alle devastazioni provocate delle tribù barbariche. Da allora in poi Isola diventerà preda di vari padroni che imporranno la loro supremazia. La più longeva e intricata risulterà quella del Monastero di Aquileia, tanto che questa sottomissione durerà anche dopo la dedizione alla Serenissima avvenuta nel 1280. Venezia comunque porterà serenità e cambiamenti notevoli fino a giungere all’agognata tappa fondamentale: la proclamazione dell’istituzione della prima scuola pubblica a Isola. Una conquista di grande prestigio che concederà l’espansione della cultura tra la popolazione. Un saggio storico suddiviso in nove capitoli e gli ultimi sono dedicati alla presenza dell’acqua dolce, salata e minerale sul suolo isolano e uno spazio intitolato “A Isola con affetto”, riservato ad alcuni personaggi che hanno seguito con singolare interesse l’evolversi della cittadina. Tra questi compaiono Pietro Coppo, Nicolò Manzuoli, Giacomo Filippo Tommasini, Chiaro Vascotti, Giuseppe Caprin, mons. Salvatore Degrassi e altri. Il libro si conclude con il breve capitolo “Per non dimenticare”, rivolto ai giovani nel quale i Dudine hanno ritenuto opportuno riassumere i fatti raccontati per far comprendere quanto abbiano dovuto penare e lottare per la sopravvivenza i nostri predecessori, circondati da ingiustizie e copiose perdite di vite umane. Sono trascorsi molti e molti secoli prima di poter raggiungere un po’ di stabilità, non priva di discordie e conflitti. Gli autori sottolineano l’importanza di tramandare ai posteri il nostro passato per costruire un futuro migliore, senza perdere mai l’identità, la cultura, le tradizioni e la parlata locale. L’intento dello studio è quello di aggiungere un tassello con temi raramente inseriti nei programmi scolastici, eventi che appartengono alla nostra storia. Non manca un accenno a vocaboli, oggi sconosciuti ai più: una lista succinta di espressioni riferite a piazze, vie, edifici e rioni isolani che dovrebbero essere conosciuti, usati e riportati su targhe da affiggere in loco a perenne memoria. Il libro, realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, per il tramite dell’Unione Italiana, contiene la premessa redatta dal presidente della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” Fiorenzo Dassena e la prefazione curata da Marina Simeoni, già Console Generale d’Italia a Capodistria, che ha anche revisionato i testi. Va sottolineato che nella pubblicazione è inserito un prezioso corredo fotografico al quale ha dato il suo premuroso apporto anche Dragan Sinožič. A fornire un validissimo aiuto nella consulenza sulle vicende di Isola è stato l’amico di lunga data dei Dudine, Mario Lorenzutti, esule isolano residente in Canada. Si tratta di un minuzioso e complicato lavoro di ricerca storico-geografica con accurate indagini. Un testo che incontrerà i gusti di quanti amano questo territorio e sono appassionati alle vicende istriane e di Isola in particolare.

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