Identificare la località con la figura di Tartini

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Identificare la località con la figura di Tartini

PIRANO | Identificare la città con la figura di Giuseppe Tartini, affidare al grande compositore e violinista il ruolo di promotore nel campo del turismo culturale. È lo scopo del progetto illustrato dettagliatamente domenica a Pirano, proprio nel giorno del compleanno del Maestro delle Nazioni. È inquadrato nel programma Interreg Italia-Slovenia sino al 2020, mette a disposizione poco meno di un milione e 300mila euro e vede collaborare oltre alla municipalità di Pirano, che ha il ruolo di lead partner, ancora la locale Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, il Festival di Lubiana, il Conservatorio di Trieste, il Segretariato esecutivo dell’Iniziativa Centro-europea per la promozione sempre di Trieste e l’Università di Padova. Gli sforzi congiunti dovrebbero portare a valorizzare il lascito artistico di Tartini, non soltanto dal punto di vista musicale, ma anche scientifico- filosofico. Le numerose personalità, tra le quali il Console generale d’Italia a Capodistria, Giuseppe D’Agosto, la presidente e il direttore generale dell’Università popolare di Trieste, Maria Cristina Benussi e Fabrizio Somma, nonché i connazionali che si sono ritrovati per l’occasione hanno confermato quanto interesse ci sia per le varie iniziative che il progetto europeo può facilitare. Come rilevato dalla presidente della Comunità degli Italiani ospitante, Manuela Rojec, il sodalizio è onorato di essere incluso nel progetto che riguarderà da vicino proprio la sua sede, casa natale di Tartini, che sarà ristrutturata per diventare un vero punto di riferimento per turisti e studiosi sulle tracce del lascito del musicista, che è custodito in buona parte proprio dalla CI, con la cura del Museo del mare di Pirano. Quanto i piranesi siano onorati dell’eredità lasciata loro dall’illustre concittadino l’ha rimarcato il vicesindaco Bruno Fonda che, porgendo i saluti del sindaco Peter Bossman, ha ricordato l’enorme impronta culturale e architettonica lasciata a Pirano da Venezia, legami rinsaldati anche dall’opera tartiniana e che vanno curati in prospettiva europea. Il presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul ha elogiato la CI di Pirano per avere accettato la sfida del progetto europeo e rimarcato l’importanza di valorizzare il patrimonio istro-veneto in chiave turistica e culturale come viene fatto anche da altri progetti appena avviati. Tremul ha citato quello consegnato dall’Ufficio Europa dell’Unione Italiana, denominato “Primis” e che riguarda la promozione turistica di alcune zone e il recupero di importanti strutture, come lo stabile attiguo a Palazzo Gravisi, in pieno centro a Capodistria. Le finalità delle iniziative che hanno per protagonista Tartini sono state poi elencate da Ugo Poli del Segretariato esecutivo dell’Iniziativa Centro-europea. Ha rilevato in particolare che bisogna uscire dai classici schemi che indicano Tartini musicista e letterato, ma trattarlo invece da scienziato nello studio della musica, che molte Corti europee si contendevano. Egli ha sempre preferito rimanere attivo sull’asse Padova- Pirano ed è su questa direttrice che devono convergere gli sforzi per far risaltare il grande personaggio. Altro elemento importante è lo spazio che viene dato ai giovani. Le coordinatrici designate dalla CI sono Lara Sorgo e Dora Kovač, che nella loro presentazione non hanno nascosto il desiderio finale del progetto: poter arrivare a paragonare in campo turistico- culturale Tartini a Mozart e Pirano a Salisburgo.

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