«Festa del vin»: ritorno della tradizione

All’incontro conviviale, ospitato in Casa Tartini, allegri momenti grazie anche alla Tombola in piranese e al gioco delle freccette, oltre alla premiazione dei migliori produttori

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«Festa del vin»: ritorno della tradizione
I migliori al torneo di freccette. Foto: KRIS DASSENA

Dopo due anni di pausa forzata, dovuti all’emergenza sanitaria, è tornato uno dei momenti più attesi dai connazionali piranesi ossia l’incontro conviviale conosciuto come la “Festa del vin”. L’ormai 32.esima edizione dell’iniziativa promossa dalla locale Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” non ha mancato di rispettare la tradizione, abbracciando tuttavia una veste un po’ diversa, nuova e rinvigorita, a partire dalla cornice dell’evento. A fare da teatro alla serata sono stati la sede del sodalizio, Casa Tartini, nonché il ristorante “La bottega dei sapori” situata al pianoterra, che hanno accolto i numerosi intervenuti che si sono dati appuntamento per passare delle ore in allegria e fare un brindisi al nuovo anno. Organizzata per la prima volta nel 1988 su iniziativa del compianto Vittorio Lusa, la manifestazione si svolgeva solitamente in dicembre, un mese saturo di impegni e già ricco di varie attività, pertanto gli organizzatori hanno pensato di posticiparla a gennaio, cambiamento che gli ospiti hanno accolto di buon grado. L’evento che coinvolge un gran numero di collaboratori, sostenitori e viticoltori è stato introdotto dalla presidente del sodalizio, Fulvia Zudič, che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione. Come si evince dal titolo dell’incontro, uno dei protagonisti, ma assolutamente non l’unico, è stato il vino. Quello prodotto dai viticoltori connazionali, sempre molto motivati a partecipare alla gara che viene annualmente condotta, nell’ambito della quale vengono assegnati dei premi ai migliori tre vini bianchi e rossi. La giuria composta da cinque enologi ha assaggiato 30 vini bianchi e 14 rossi, presentati in modo anonimo. Nella categoria dei bianchi a prevalere è stato Lucio Rota, seguito da Valter Lapajne e Vinicio Bernetič, mentre il miglior vino rosso, sulla base del criterio della commissione, è stato quello di Sibil Speh che ha preceduto Dario Cossich e Branko Leban. “Un’annata eccezionale”, ha rilevato il portavoce della giuria Sergio Vuk. “Con estrema franchezza potrei dire che è probabilmente la migliore annata che abbiamo incontrato. Specialmente le Malvasie hanno un aroma e un colorito straordinari”, ha ancora osservato Vuk, mentre Onelio Bernetič che ha curato la raccolta dei campioni ha ringraziato tutti i viticoltori per l’ampia partecipazione. Nel corso della serata si è tenuta anche un’altra gara in grado di deliziare il palato, ovvero quella dei dolci della tradizione carnascialesca istriana. I pasticcieri e le pasticciere hanno proposto una decina di dolci e tra quelli pervenuti hanno naturalmente predominato i tipici crostoli. La giuria ha avuto un lavoro non facile nel valutare il gusto e l’aspetto, ma infine ha deliberato di assegnare il primo premio ai crostoli di Anita Dessardo, che hanno convinto la commissione giudicatrice soprattutto per il loro gusto autentico e genuino. Piazza d’onore per i crostoli di Loredana Ruzzier, a salire sul gradino più basso del podio è stata, invece, Maria Grazia Benussi con il suo “dolcetto istriano”. A destare particolare interesse è stato il torneo di freccette, guidato da Matteo Dunis, tenutosi in mansarda. Novità di quest’anno, è stato introdotto per dare ulteriore brio alla “Festa del Vin” e attirare anche i connazionali più giovani. Inutile dire che ad impugnare le freccette sono stati tutti, anche i meno giovani, dando vita ad un torneo avvincente che ha laureato campione Ivano Musizza, secondo posto per Daniel Veznaver, terza Enya Kvarantan. A rappresentare l’apice dell’incontro, condotto da Christian Poletti, l’immancabile Tombola in piranese, particolarmente ricca di premi, guidata da Ondina Lusa, che munita di sacco e tabellone estraeva i numeri per poi chiamarli con i rispettivi motti scherzosi. A dare tono alla serata è stato come di consueto Piero Pocecco che ha accompagnato con la sua musica gli intervenuti fino a tarda serata.

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