Cultura italiana ed etnie Ricerche, eventi e libri

L’On. Felice Žiža all’IIC e all’Istituto di studi etnici di Lubiana

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Cultura italiana ed etnie Ricerche, eventi e libri

Il deputato al seggio specifico per la CNI del Parlamento sloveno, Felice Žiža, si è recato in visita nei giorni scorsi all’Istituto italiano di Cultura e all’Istituto di Studi etnici di Lubiana. All’IIC di Lubiana è stato ricevuto dall’addetto culturale, Stefano Cerrato che dopo averlo guidato in una breve visita degli spazi, ha presentato le peculiarità della struttura, dove vengono organizzati cineforum ed esposizioni artistiche, come pure concerti dal vivo. Quest’anno, le difficoltà dovute alla pandemia, hanno modificato la realizzazione di diversi progetti, spostando alcuni eventi sulle piattaforme onlinepatrocinate dal Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale che offrono i contenuti a titolo gratuito.

Felice Žiža e Stefano Cerrato

L’Istituto iniziò la sua attività nel 1999 dapprima come Ufficio culturale dell’Ambasciata d’Italia in Slovenia, per poi essere inaugurato ufficialmente nel 2001. La sede odierna, sita in Via Breg 12, risale al 2010. Obiettivo principale dell’IIC è promuovere e di diffondere la lingua e la cultura italiana in Slovenia. Per raggiungere lo scopo, l’Istituto organizza eventi culturali e concerti e promuove dei corsi di lingua e civiltà italiana, tenuti da docenti qualificati di madrelingua.
L’Istituto Italiano di Cultura offre al pubblico sloveno, oltre ai corsi, pure un servizio di informazione sullo studio e sui corsi di lingua in Italia, e mette a disposizione degli alunni una Biblioteca per la consultazione e il prestito agli associati di libri, cd, dvd, riviste e giornali in lingua italiana. Finanzia, inoltre, la traduzione e la pubblicazione di libri di autori italiani tradotti in lingua slovena.
Ad accogliere Felice Žiža nalla sede dell’Istituto di Studi etnici š stata la direttrice Sonja Novak Lukanović, che ha illustrato la lunga tradizione di questa istituzione, fondata nel 1925, con il nome di Istituto per le minoranze. All’epoca fu uno dei primi istituti di ricerca impegnati in questo settore nel mondo. Nel dopoguerra, fino al 1956, ha operato nell’ambito dell’Università di Lubiana, per diventare successivamente una realtà indipendente.
Dal 1992 l’Istituto di Studi etnici ha lo status di istituto pubblico che può contare su 15 ricercatori – dipendenti o collaboratori – specializzati in diverse discipline di studio, che spaziano dalla geografia alla storia, dalla sociologia alla politologia. Attraverso i loro studi e e le loro ricerche analizzano vari argomenti di interesse pubblico, sociale e culturale.
Vengono presi in esame gli sloveni autoctoni che risiedono lungo i confini esterni della Slovenia, ovvero le comunità slovene residenti negli Stati contemini, le minoranze autoctone italiana e ungherese in Slovenia, i Rom e i gruppi minoritari delle Repubbliche della ex Jugoslavia. La sede si trova in Via Erjavec 26, in un palazzo d’epoca e conta una biblioteca ricca di documenti e cartine originali, che adesso sono in via di digitalizzazione per renderle alla portata di tutti gli utenti.
Presso l’Istituto sta collaborando la connazionale Lara Sorgo, con le ricerche sull’importanza della scuola nel Litorale per il mantenimento della vitalità del Gruppo nazionale italiano e un’altra sulla situazione attuale della CNI.

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