Crisi idrica superata grazie alle autobotti

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Crisi idrica superata grazie alle autobotti
I partecipanti alla conferenza stampa. Foto: BOJAN KRALJ/STA

Nella fascia costiera l’approvvigionamento idrico è tornato alla normalità. Sono state revocate le misure restrittive per risparmiare acqua potabile e inoltre è stata sospesa la carovana di autobotti, che ogni giorno riforniva l’Acquedotto del Risano. Come rilevato dai vertici dell’Azienda pubblica, nell’impianto di depurazione a Cepki da luglio sono affluiti 53mila metri cubi d’acqua, prelevati dal fiume Unica, nella zona di Postumia e trasportati con circa 3.000 viaggi da cisterne dei Vigili del fuoco, dell’Esercito sloveno e di varie ditte private. Per far comprendere la portata degli interventi è stato rilevato che sarebbero bastati per riempire 21 piscine olimpioniche. Il costo dell’operazione è stato stimato in 700mila euro, quindi molto meno dei 3 milioni preventivati dal governo. Nel corso di una conferenza stampa, Rudi Medved, segretario di Stato alla difesa, dicastero che ingloba anche la Protezione civile, ha fornito con i suoi collaboratori altri numeri impressionanti, che illustrano ancora meglio la mobilitazione per evitare riduzioni di acqua potabile in Istria. “È stata una sfida alla natura sottrarre tanta acqua in una zona per rifornirne un’altra, ma il successo è stato completo grazie all’abnegazione degli uomini che vi hanno preso parte, dopo essere stati allertati soltanto tre giorni prima che iniziasse, quando divenne chiaro che senza agire, i rubinetti nel Capodistriano sarebbero rimasti all’asciutto, in piena stagione turistica. Ai sistemi di pompaggio hanno lavorato oltre 80 persone della Protezione civile in doppi turni giornalieri, 130 sono stati i conducenti delle cisterne, mentre 650 sono stati gli appartenenti alle Forze armate che hanno offerto sostegno in vari modi, lavorando ogni giorno e restando a disposizione 24 ore su 24. Con 7 cisterne hanno coperto 170mila chilometri e trasportato 14mila metri cubi di acqua. Alla conferenza stampa hanno presenziato pure i sindaci istriani. Hanno ribadito che una delle emergenze assolute in regione sarà trovare fonti idriche aggiuntive.

Le ultime autobotti a Cepki presso Capodistria.
Foto: BOJAN KRALJ/STA

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