Cherosene: fonti idriche non intaccate

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Cherosene: fonti idriche non intaccate

CAPODISTRIA | L’approvvigionamento idrico nella fascia costiera è regolare e sicuro. Lo hanno confermato gli organismi preposti al controllo delle risorse d’acqua potabile. Le copiose precipitazioni del fine settimana non hanno portato, come si temeva, all’infiltrazione di cherosene dalla zona di Cristoglie nelle falde acquifere sotterranee. Il combustibile era fuoriuscito due settimane fa da una cisterna deragliata sulla ferrovia nei pressi della località di Dol. Il primo a rassicurare la cittadinanza è stato il sindaco di Capodistria, Aleš Bržan, che ha voluto smorzare sul nascere illazioni su una contaminazione delle fonti che riforniscono l’acquedotto del Risano. Ha assicurato che i controlli saranno continui e capillari, almeno quattro volte al giorno e non consentiranno che dai rubinetti possa sgorgare acqua contaminata.
Alle sorgenti del Risano e nelle altre parti del fiume tutto scorre in modo apparentemente tranquillo. In ogni caso i responsabili hanno provveduto, per quanto possibile, a prevenire grossi guai con una barriera anti-inquinamento che possa raccogliere eventuali chiazze oleose dalle falde sotterranee prima che invadano il corso del fiume. Le Ferrovie slovene, intanto, hanno mobilitato un team di geologi, idrologi e meteorologi per tenere sotto controllo la situazione. Procedono a controlli capillari delle enormi quantità di terriccio che è stato asportato dalla zona dell’incidente ferroviario e cercheranno di comprendere quanto cherosene possa essere penetrato nel suolo carsico, rappresentando ancora una potenziale minaccia.
I vertici dei quattro Comuni costieri, intanto, stanno pensando a fonti d’acqua potabile aggiuntive e alternative. Con una storica riunione congiunta dei Consigli comunali, svoltasi a Capodistria, quello che è stato subito definito un “parlamento istriano” ha chiesto allo Stato provvedimenti immediati per costruire un invaso dal quale l’Acquedotto delle Risano possa attingere nuovi quantitativi d’acqua potabile. Ovviamente serviranno forse degli anni per individuare le fonti di finanziamento e preparare la documentazione necessaria, soprattutto per poter accedere a finanziamenti europei. Dagli stessi fondi comunitari era già giunto il benestare per il potenziamento della rete idrica, ma indecisioni e lungaggini amministrative avevano fatto scadere i tempi utili per accedere alle risorse finanziarie. Nel frattempo l’erogazione d’acqua potabile nella fascia costiera, in piena stagione turistica, dipenderà in buona parte dall’aiuto che potranno offrire l’Acquedotto istriano di Pinguente è quello Carsico di Sesana.

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