Capodistria. Tremul: «Coesione e rispetto»

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Capodistria. Tremul: «Coesione e rispetto»

“Uno dei primi insegnamenti di mio nonno paterno, semplice contadino ‘Cavresan’, è stato quello di portare rispetto, a tutti, sempre. Sento ancora la sua voce che me lo ripete: ‘gabi rispeto'”. Così, in un comunicato stampa il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, che prosegue: “È questo un valore a cui tutti dovremmo attenerci, nella vita familiare, nelle relazioni sociali, in quelle lavorative, nel fare il nostro lavoro, nel fare politica. Assistiamo, invece – sostiene Tremul –, all’aumento vertiginoso di atteggiamenti, parole e azioni che sono ben lontane dai principi e valori cardine del vivere civile”.

“Dobbiamo rimanere uniti, rispettosi gli uni degli altri ed essere consapevoli che l’altra parte politica non è il nemico, ma un concorrente, con cui – così ancora Tremul – misurarsi con lealtà e correttezza, facendo leva sulla forza degli argomenti e non sugli argomenti della forza. È questo il principio che ho sempre considerato, e che ho cercato di rispettare, e costituisce la base per un discorso politico maturo e dignitoso. I recenti fatti e le furiose polemiche che ho avuto modo d’apprendere dalle cronache giornalistiche, accadute tra giovedì e venerdì scorso, tra i consiglieri della Comunità Nazionale Italiana al Consiglio comunale di Capodistria, Alberto Scheriani e Ondina Gregorich Diabatè, creano sconcerto e non giovano di certo alla nostra Comunità”.

“In qualità di Presidente dell’Unione italiana, l’organizzazione che rappresenta proprio l’unità di tutta la nostra Comunità Nazionale, desidero fare un richiamo alla coscienza di tutti – scrive Maurizio Tremul – affinché non si dimentichi che siamo tutti connazionali e che solo con mutuo rispetto e coesione potremo contribuire affinché la nostra Comunità non solo sopravviva, ma possa fiorire”.” Il richiamo va tanto più forte ai portatori delle cariche più importanti che devono essere d’esempio per tutti noi e non – aggiunge – i fautori di diatribe speciose e conflitti irragionevoli”. “Ritengo che l’attacco di Alberto Scheriani a Ondina Gregorich Diabatè sia stato del tutto inutile e pretestuoso e che contribuisce soltanto a creare nuove divisioni e spaccature”.

“Ugualmente – prosegue Tremul nella sua nota – spero si ricordi che è meglio non rispondere alle provocazioni, anche quando queste sono di cattivo gusto. La campagna elettorale per le prossime elezioni al seggio specifico al Parlamento sloveno sta appena decollando: cerchiamo di renderla educata e costruttiva, evitando così d’allontanare i connazionali dalla partecipazione attiva alla vita democratica delle istituzioni. L’invito che faccio è quello di ascoltare, d’aprirsi al dialogo, d’avere la forza morale di saper accettare idee, posizioni e argomenti diversi da quelli propri. Soltanto dialogando, rispettosi delle altrui opinioni, senza etichettare le altrui verità, potremo avviare finalmente, qui nella nostra bella Istria, un incontro d’idee, programmi, proposte e progetti che, nello spirito e nell’approccio della cross-fertilization, troveranno la loro sintesi in una visione strategica del futuro per la nostra Comunità. Siamo responsabili del destino della Comunità Nazionale Italiana, non scordiamolo mai”, conclude Tremul.

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