Ancarano, al bando i sacchetti di plastica

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Ancarano, al bando i sacchetti di plastica

ANCARANO| Il Comune più giovane della Slovenia si è posto l’obiettivo di diventare il primo del Paese a bandire i sacchetti di plastica. Gli amministratori, infatti, hanno proposto al Ministero dell’Ambiente una collaborazione, nell’ambito della quale si sperimenterebbe la vita senza i sacchetti di plastica. La notizia è stata resa nota con un comunicato stampa, nel quale si sottolinea l’orientamento alla salvaguardia ambientale del Comune con la volontà dei cittadini di cooperare a uno sviluppo armonioso, alla protezione e alla conservazione della biodiversità, nonché alla riduzione dell’urbanizzazione a favore della natura. Nello scorso giugno, ad esempio, buona parte della zona di Punta Grossa è stata proclamata Parco naturale, proprio su mozione degli abitanti di Ancarano, muovendo così altri passi importanti verso la tutela dell’ambiente. I ministeri e altre organizzazioni non governative sono soliti sostenere progetti del genere con l’auspicio che la Slovenia intera in futuro abolisca l’uso dei sacchetti di plastica. Nel caso specifico di Ancarano, causa anche la sua posizione costiera, gli amministratori si sono detti propensi a fare da “cavia” nel limitare l’uso di questo tipo di imballaggio, considerati gli effetti negativi che la plastica non degradabile ha sul mare. “Gli abitanti della località vedono un’opportunità per il proprio Comune per uno sviluppo sostenibile a lungo termine. Si tratta di una strategia supportata a livello nazionale che segue le linee guida dell’Unione europea. Il sostegno unanime dei consiglieri comunali per la proclamazione della zona di Punta Grossa a Parco naturale prova l’impegno dei cittadini volto a proteggere i propri siti”, ha dichiarato il sindaco di Ancarano, Gregor Strmčnik, aggiungendo che il Comune continuerà a insistere affinché gli interessi municipali vengano armonizzati con la pianificazione urbanistica. Una parte dell’area protetta del Parco naturale di Punta Grossa, infatti, sottostà al Piano regolatore statale con la prevista costruzione di bungalow, superfici per attività sportivo-ricreative e un complesso di piscine a uso dei militari senza il coinvolgimento della comunità locale. Strmčnik ha precisato che l’attuazione di programmi di assistenza per i membri delle Forze armate slovene, degli eserciti della NATO e dei loro familiari è la benvenuta ad Ancarano, ma la progettazione resta problematica e in ogni caso andrebbe concordata.

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