Al Parco naturale delle Saline di Sicciole si è svolto l’incontro che ha visto protagonista la cucina dei salinai. Il progetto è nato nell’ambito della collaborazione tra la Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Pirano, la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, l’Ente per la tutela dei beni culturali, il Museo del mare “Sergej Mašera”, il Parco naturale delle Saline di Sicciole e I’Istituto pubblico Parco naturale di Strugnano.
Dopo il pane, i bigoli, i carciofi e i “sardoni”, l’attenzione, stavolta, è stata posta sulla tradizionale minestra di mais o meglio “bobici”. Con la presentazione dei piatti dei salinai, cibi tipici che facevano parte della vita e del lavoro nelle saline di Pirano, i piranesi desiderano far conoscere, tutelare e conservare il patrimonio ancora vivo delle saline. Viste le circostanze e le nuove disposizioni, al fine di adottare tutte le precauzioni necessarie per arginare i contagi da coronavirus, al posto di una dimostrazione dal vivo della preparazione della minestra, si è svolta la proiezione video realizzata da Fulvia Zudič e Andrej Antonič grazie alla disponibilità di Rozana e Bruno Bonin, Liljana Pincin e Bianca Zudich Ruzzier. Gli esperti di “bobici” hanno spiegato alcuni degli accorgimenti per preparare a dovere la pietanza, come utilizzare il mais novello, quello che “fa late” e non dimenticare che “ghe vol un tochetin’ de porco”. Alla presentazione ha partecipato anche Sergio Vuk, chef del ristorante “La bottega dei sapori”.
L’iniziativa che ripercorre la cucina dei salinai culminerà con la pubblicazione di un ricettario. Nell’occasione i gruppi artistici della CI di Pirano hanno esposto le opere ispirate alla fauna delle saline. I lavori dei gruppi di ceramica, di pittura e di disegno “Altane”, guidati da Apolonija Krejačič, Liliana Stipanov e Fulvia Grbac, resteranno esposti in “Caserma” sino al 15 novembre prossimo.
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