Zara. «All’Unione le chiavi della CI»

Il rappresentante legale dell’UI si recherà a prendere possesso della sede. Auspicate elezioni in tempi brevi

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Zara. «All’Unione le chiavi della CI»

L’Unione Italiana si muove nel tentativo di sbloccare lo stallo che interessa la Comunità degli Italiani di Zara. Entro il 5 dicembre i rappresentanti dell’Unione Italiana dovrebbero recarsi a Zara per ritirare le chiavi della sede della locale CI. Ce lo ha annunciato ieri il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva. Nel corso della conversazione telefonica Corva ci ha confermato che la delibera in materia è stata approvata nell’ambito dell’ultima seduta per corrispondenza della Giunta esecutiva (conclusasi il 18 novembre) e che il documento sarà pubblicato sul sito Internet dell’UI come da prassi. Stando a quanto ci è stato spiegato la delibera si limita a prendere atto della sentenza ai sensi della quale è stato annullato l’atto del Ministero dell’Amministrazione in base al quale Igor Karuc era stato iscritto nel ruolo di presidente del sodalizio. “Di conseguenza – ha osservato Corva – Rina Villani è tornata a essere la legale rappresentante della CI. Per una questione di tutela del patrimonio dell’UI, il legale rappresentante dell’UI si recherà a Zara entro il 5 dicembre per riprendere possesso della Comunità e consegnarla al suo legale rappresentante affinché si proceda con le elezioni”, ha osservato Corva, puntualizzando che la Giunta ha deciso d’intraprendere queste azioni per evitare pettegolezzi e dopo essersi consultata con il legale di fiducia dell’UI. Corva ha notato che pur essendo stata Rina Villani reintegrata nel ruolo di legale rappresentante della CI, il suo mandato di presidente è scaduto nel 2017 (in base al Registro delle associazioni, il mandato di Rina Villani ha avuto inizio il 26 aprile 2013 e si è concluso il 26 aprile 2017). “In pratica sono trascorsi quattro anni dallo scadere del mandato. In base agli atti interni il legale rappresentante e f.f. di presidente dovrebbe sbrigare le faccende correnti, cioè indire le elezioni. E proprio su questo punto insisterà l’UI, ossia che siano indette le elezioni. Non m’interessa chi le vincerà, l’importante è che inizi un nuovo mandato nel rispetto di tutte le norme”, ha concluso Corva.

 

I negoziati del 2018
Sull’argomento si è espresso pure il presidente dell’UI, Maurizio Tremul, il quale ci ha ricordato che nel tentativo di definire i criteri delle elezioni per il rinnovo degli organi comunitari del sodalizio, il 22 gennaio del 2018 si tenne a Zara una riunione protrattasi per sei ore. Sulla base degli appunti presi all’epoca da Tremul all’incontro parteciparono una delegazione guidata da Rina Villani, un’altra capeggiata da Igor Karuc e una terza composta dai rappresentanti dell’UI, ossia dall’allora presidente Furio Radin, dall’allora presidente della Giunta, Maurizio Tremul, e da Romina Gruber. “All’epoca sia gli uni sia gli altri avevano già fatto le proprie elezioni e avevano fatto domanda di registrazione delle stesse”, ha puntualizzato Tremul. “In occasione di quell’incontro – ancora Tremul – avevamo sostanzialmente concordato un elenco unitario di soci che era poi stato firmato dai presenti. Era stato deciso che le elezioni si sarebbero tenute il 17 febbraio 2018; indicativamente rispetto a tutta una serie di adempienze che bisognava fare. Avevamo stabilito una commissione elettorale paritetica composta da quattro membri, due proposti da Rina Villani e due da Igor Karuc, con la partecipazione e la supervisione dell’UI in veste di super partes”. Tremul ha chiarito che l’UI si sarebbe assunta l’onere di preparare tutto il necessario per lo svolgimento delle votazioni, che si sarebbero dovute svolgere all’albergo Kolovare. “Il 23 gennaio 2018 – ha proseguito il presidente dell’UI – sia Karuc che la Villani si sarebbero dovuti recare al competente ufficio della Regione di Zara per ritirare le rispettive richieste d’iscrizione delle loro elezioni. Da quanto ne so Igor Karuc si presentò davanti al competente ufficio per ritirare, così mi ha detto lui, la sua registrazione. Rina Villani, invece non si presentò, come mi ha confermato, perché il suo legale le aveva sconsigliato di farlo. A quel punto non c’era più nulla da fare e le cose sono andate come sappiamo, con tutti i contrasti che ci sono stati e con tutte le fake news che sono state fatte girare e che hanno raccontato la storia di Zara in maniera del tutto distorta”.

 

Trovare un linguaggio comune
Tremul ha spiegato che il tema è stato toccato anche alla Farnesina, a conclusione della firma della Convenzione MAECI-UI-UPT. “In quella sede è emersa la proposta condivisa di cambiare la serratura e di prendere possesso, come UI, della sede della CI di Zara e di avviare le elezioni. Si è cercato in queste settimane di spingere e di lavorare, in sinergia con il Consolato generale d’Italia a Fiume, affinché tutti i soggetti in causa trovassero un linguaggio comune per andare quanto prima alle elezioni.
Elezioni che a questo punto devono essere indette da Rina Villani, perché è lei il legale rappresentante della CI di Zara iscritto in questo momento nel Registro delle associazioni”, ha detto Tremul, chiarendo che l’UI non ha mai avuto preclusioni né nei confronti di Rina Villani né di Igor Karuc.
Il presidente dell’UI ha espresso l’auspicio che a Zara le elezioni si possano tenere al più presto, rivelandoci che anche il Consolato generale d’Italia a Fiume si è detto disponibile a dare un supporto. “Adesso c’è questa decisione che è stata formalizzata dalla Giunta, sulla quale io concordo perché dà seguito a un preciso impegno assunto il 14 settembre a Roma a riprendere possesso della sede CI e arrivare alle elezioni. Chi sarà il o la presidente a noi non interessa. Il nome lo sceglieranno in maniera democratica e libera gli zaratini. Ciò che c’interessa è che chi uscirà da queste elezioni s’impegni al 1.000 per cento a rimettere in moto l’attività e a riportare la serenità alla CI, ponendo fine a tutte le polemiche che ci sono state, per ridare prestigio agli italiani a Zara”, ha affermato Tremul.
Si ricorda che in occasione della seduta dell’Assemblea dell’UI, svoltasi a Buie a luglio, il presidente della medesima, Paolo Demarin, aveva annunciato l’indizione di elezioni suppletive a Zara. Il seggio spettante alla CI era rimasto vacante in seguito alle dimissioni di Rina Villani.

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