
L’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata (Uskok), in collaborazione con la polizia, ha avviato oggi, mercoledì 4 giugno, un’operazione anticorruzione che ha portato all’arresto di più persone legate a una clinica ospedaliera di Zagabria. Anche se il comunicato ufficiale non cita direttamente la struttura coinvolta, fonti non ufficiali indicano che si tratta del Centro clinico ospedaliero “Sveti Duh”.
Secondo quanto riferito da Uskok, gli arresti sono accompagnati da “urgenti attività istruttorie” che includono perquisizioni e il sequestro di prove rilevanti. L’operazione è condotta dalla Polizia della regione di Krapina e dello Zagorje, su mandato dell’Uskok, e riguarda un gruppo di persone che operano nell’ambito dell’ospedale e che sono sospettate di reati di natura corrotta.
L’indagine ruota intorno a sospetti gravi, come riporta 24sata: alcuni dipendenti del Centro clinico “Sveti Duh” avrebbero, in cambio di denaro, operato pazienti fuori lista, bypassando l’ordine d’attesa previsto dal sistema sanitario pubblico. Inoltre, ci sarebbero indizi che suggeriscono il rilascio illecito di certificati di malattia, ovvero l’apertura di periodi di congedo per pazienti che non ne avevano diritto.
Uskok ha annunciato che, una volta completati gli interrogatori degli indagati, deciderà se aprire formalmente un’inchiesta e chiedere la custodia cautelare in carcere. Eventuali sviluppi saranno comunicati alla stampa nei prossimi giorni.
Al momento, non sono stati diffusi i nomi degli arrestati né dettagli specifici sulle somme di denaro coinvolte. Tuttavia, l’eco dell’operazione si sta già facendo sentire in ambito pubblico e sanitario, sollevando interrogativi sul livello di integrità di un’istituzione considerata tra le più importanti della capitale croata.
Se le accuse venissero confermate, si tratterebbe di un duro colpo per la fiducia nei confronti del sistema sanitario nazionale e della trasparenza nelle liste d’attesa pubbliche.
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