Voto aggiuntivo. Spetta agli elettori CNI chiedere le schede

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Voto aggiuntivo. Spetta agli elettori CNI chiedere le schede

Domenica 16 maggio, alle elezioni in Istria saranno gli elettori della CNI a dover chiedere, a termini di legge ai seggi, le schede per il voto aggiuntivo. La Commissione elettorale nazionale ha smentito ieri la tesi – sostenuta dal segretario generale della Dieta democratica istriana Giovanni Sponza e dalla deputata Katarina Nemet nel corso di una conferenza stampa – secondo la quale avrebbe inviato ai membri dei Comitati elettorali dei vari seggi una circolare in base alla quale questi non avranno, alle amministrative del 16 maggio, l’obbligo di offrire agli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana la schede per il voto aggiuntivo per i candidati per gli incarichi di vicesindaci e di vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, bensì saranno gli elettori stessi che dovranno chiedere le relative schede. “Una simile circolare non esiste. Si tratta invece di una disposizione di legge tassativa, non di qualcosa che dipende da decisione arbitrarie della Commissione elettorale nazionale”, hanno avvertito ieri dalla DIP. L’articolo 60 comma 2 della Legge sulle elezioni locali prescrive che “il presidente del Comitato elettorale o un suo membro autorizzato hanno l’obbligo di consegnare all’elettore – appartenente a una minoranza nazionale su sua richiesta la scheda per l’elezione del vicesindaco o del vicepresidente di Regione eletto tra le fine della minoranza nazionale”.
Secondo gli esponenti regionalisti, Giovanni Sponza e Katarina Nemet, lo ricordiamo, la disposizione secondo la quale i Comitati elettorali non hanno l’obbligo di consegnare le schede per i vicesindaci e il vicepresidente della Regione in quota CNI è discriminatoria nei confronti degli appartenenti alla minoranza italiana, tanto più che molti di essi non sono informati sul diritto al voto etnico, aggiuntivo. La DIP ha sottolineato in questo contesto che non c’è la volontà di creare alcun problema relativamente alla consegna delle schede: semplicemente “vengono rispettate le disposizioni di legge”. La Commissione elettorale nazionale ha rilevato inoltre che il “doppio voto” per l’elezione dei vicesindaci e dei vicepresidenti di Regione minoritari non è una novità: esisteva anche alle amministrative precedenti.

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