
Non è trascorso nemmeno un mese dalla vittoria del doblete che è già il momento di buttarsi alle spalle quel clamoroso doppio trionfo e mettere nuove sfide nel mirino. Le vacanze sono terminate e il Rijeka è tornato al lavoro: questa sera, all’imbrunire, la squadra si è ritrovata a Rujevica per effettuare i consueti test atletici e di valutazione, che di fatto hanno dato il via alla stagione 2025/26. Presenti 26 giocatori al primo raduno: Aleksa Todorović, Niko Vučetić, Vito Kovač, Ivan Domagoj Marić, Ante Majstorović, Duje Čop, Luka Menalo, Petar Raguž, Niko Janković, Silvio Ilinković, Mladen Devetak, Gabriel Rukavina, Ante Oreč, Amer Gojak, Bruno Bogojević, Lovro Kitin, Cherno Saho, Šimun Butić, Mile Škorić, Dominik Dogan, Omar Sijarić, Bruno Burčul, Dominik Thaqi, Rajan Žlibanović, Noel Bodetić e Nikola Medojević, mentre si uniranno al gruppo all’inizio della prossima settimana i nazionali Martin Zlomislić, Stjepan Radeljić, Jovan Manev, Dejan Petrovič e Toni Fruk.
La prima parte della preparazione verrà svolta a Rujevica fino al 2 luglio. Durante questa prima fase verrà disputata un’amichevole contro gli sloveni del Primorje Aidussina (28 giugno), poi la squadra si dividerà tra Villaco e Kranjska Gora per il blocco centrale della preparazione che prevede un poker di test: il 5 luglio contro gli ucraini dell’Oleksandrija, il 9 contro i serbi dello Čukarički e infine il 13 doppia amichevole contro i lubianesi del Bravo e la prova generale contro i turchi del Göztepe (il cui direttore sportivo è l’ex Ivan Mance). Quindi il rientro a Fiume, che vedrà i biancocrociati fare il loro esordio stagionale il 22 o 23 luglio a Rujevica contro la vincente della sfida tra i bulgari del Ludogorets e i bielorussi della Dynamo Minsk nell’andata del secondo turno preliminare di Champions League (ritorno in trasferta sette giorni dopo), mentre il debutto in campionato è fissato per il 2 o 3 agosto in casa contro lo Slaven Belupo.
Un campionato in cinque mesi
“Ci lasciamo alla spalle grandi cose che resteranno per sempre incise nella storia del Rijeka, ma la vita va avanti perciò dobbiamo accantonare i successi della scorsa stagione e guardare al futuro – dice Radomir Đalović, pronto a vivere la sua seconda annata da head coach sulla panchina dei campioni di Croazia –. Giocatori appagati? Avranno la stessa fame, a maggior ragione ora che ci aspetta la Champions. Per loro sarà una grande motivazione misurarsi contro i calciatori più forti d’Europa. Insisteremo molto sulla condizione atletica perché la prima parte di stagione sarà intensissima. Se dovessimo qualificarci alla fase campionato di una competizione europea ci ritroveremo a disputare 32 partite fino alla fine dell’anno, praticamente un campionato intero concentrato in cinque mesi. Mercato? Ogni allenatore vorrebbe avere la squadra al gran completo già all’inizio della preparazione, ma sappiamo benissimo che non può essere così. Il compito di noi dello staff sarà quello di cercare di tenere tutti i giocatori sul pezzo, affinché non si distraggano dalle voci di mercato. Champions? Avremo modo di studiare il Ludogorets e la Dynamo nel loro doppio confronto”.
È fatta per il bulgaro Yankov
Chi potrà fornire preziose informazioni al tecnico montenegrino sul Ludogorets è Dominik Yankov, centrocampista bulgaro di 24 anni in arrivo dal Montreal. Il giocatore è già a Fiume per effettuare le visite mediche e per mettere la firma sul contratto. A confermarlo è il diesse Darko Raić Sudar, presente in conferenza stampa al fianco di Đalović. “Già due anni fa avevamo provato a portarlo al Rijeka – rivela il responsabile dell’area sportiva dei fiumani –. Ora invece ci siamo. Yankov non è tuttavia l’unica new entry perché c’è un altro giocatore che sta per firmare. Non svelerò il nome, posso solo dire che si tratta di un centrocampista che all’occorrenza può agire anche come ala. Vrbančić? No, non si tratta di lui. Lo abbiamo seguito, è un profilo molto interessante, però non se ne farà nulla. Per quanto riguarda Djouahra e Selahi, stiamo ancora trattando con i loro procuratori, ma non possiamo aspettarli in eterno. Preferiamo prendere un signor nessuno, ma affamato, piuttosto che un giocatore dal nome importante ma che non è pronto a dare tutto per il Rijeka. Posso comunque assicurare che non ci sarà una rivoluzione come si legge in giro”.
Radeljić-Dinamo capitolo chiuso
I tre che hanno più mercato sono Fruk, Janković e Radeljić. “Per Radeljić c’è stata un’offerta ufficiale da parte della Dinamo, che però abbiamo respinto. Penso che Radeljić-Dinamo sia un capitolo chiuso. Non intendiamo certo svendere i nostri giocatori perché non è facile trovare o coltivare un nuovo Fruk, Janković o Radeljić. E in più non abbiamo alcuna necessità di vendere a tutti i costi dato che esiste la concreta possibilità di disputare una coppa europea e quindi di monetizzare e di alzare il prezzo dei nostri giocatori”. C’è poi il discorso legato agli esuberi. “Con Andrić e Posavec stiamo lavorando sulla rescissione, ma se non dovessimo riuscirci andranno in prestito. Dogan? Al momento resta con noi. Dipenderà tutto dall’abbondanza o meno in attacco: qualora ci dovesse essere troppa concorrenza, opteremo per il prestito”, ha concluso il direttore sportivo del Rijeka.
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