Un occhio di riguardo per l’area quarnerina

Il premier Andrej Plenković, accompagnato da diversi ministri, ha soggiornato ieri a Fiume e a Pola, dove ha espresso sostegno ai candidati dell’HDZ a sindaci delle due città e a presidenti della Regione litoraneo-montana e di quella istriana. Non ha mancato di elencare, innanzitutto nell’incontro nel Corso fiumano, i successi ottenuti dal suo Governo e l’impegno profuso per lo sviluppo del comprensorio

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Un occhio di riguardo per l’area quarnerina
Foto: Željko Jerneić

La campagna elettorale per le Amministrative in Croazia è a pieno regime e di conseguenza anche il Corso è punteggiato di stand promozionali dei vari partiti che propongono i propri candidati, in primo luogo per i ruoli di presidente della Regione-litoraneo montana e di sindaco di Fiume. I passanti ieri hanno potuto però, oltre a firmare per i candidati preferiti e fare incetta di accendini, penne e portachiavi, anche assistere alla visita del premier Andrej Plenković, e del ministro del Mare, del Traffico e delle Infrastrutture, Oleg Butković, giunti per esprimere pubblicamente il proprio sostegno ai candidati dell’HDZ, ovvero a Denis Vukorepa in lizza per la carica di sindaco di Fiume e ad Alen Ružić in corsa per la presidenza della Regione. Presenti anche il ministro degli Affari esteri ed europei Gordan Grlić Radman e la ministra della Sanità Irena Hrstić. La delegazione si è presentata al pubblico e ai media casualmente proprio durante un breve lasso di tempo di assenza di pioggia e con qualche minuto di sole.

Butković ha dato il benvenuto al premier ringraziandolo per la visita. Ha ricordato che in mattinata si sono trattenuti nel Gorski kotar per inaugurare i lavori della circonvallazione di Fužine. Su questo tema ha criticato duramente la dichiarazione del presidente dell’SDP, Siniša Hajdaš Dončić, secondo cui è finalmente venuto il momento che il Gorski Kotar diventi una priorità della Regione. “Non potevo credere ai miei occhi e alle mie orecchie, perché in sei mandati di fila il signor Komadina è stato presidente e appena adesso si sono ricordati di questo. Gli mando a dire che farebbe meglio a non dire sciocchezze del genere. Rispetto a lui, Grbin è stato l’Einstein della politica”. Proseguendo il suo discorso, Butković ha ricordato alcuni progetti strategici realizzati in Regione: la seconda canna del tunnel del Monte maggiore, i lavori sul tratto liburnico della Y istriana, la statale D403, il terminal container, il nuovo ospedale di Fiume. Butković ha criticato anche l’attuale sindaco di Fiume, Marko Filipović, per aver indicato quest’ultima opera nella sua campagna elettorale. “Invito tutti questi candidati a non pavoneggiarsi con le piume altrui”, ha dichiarato.

Foto: Željko Jerneić

Indi a intervenire è stato Vukorepa che in un breve discorso si è detto pronto di cambiare il clima a Fiume. “Tutto quello che ho fatto nel sistema portuale dal 2002 ad oggi si è dimostrato come un modello con il quale potrei gestire il resto della città”. Il candidato sindaco ha ricordato inoltre il generoso sostegno fornito del Governo. “Non ho bisogno di 100 giorni, il primo giorno nel quale entro in questo edificio (il Municipio, nda), inizio a lavorare”. Vukorepa ha chiuso il discorso dicendo che “è giunto il momento che un operaio portuale diventi il sindaco di Fiume”.

Il prossimo a parlare è stato Alen Ružić. Secondo lui, la Regione litoraneo-montana si merita un nuovo ciclo di sviluppo dopo sei anni di stagnazione. “Viviamo da lungo nella convinzione che la Regione abbia in prevalenza delle funzioni di protocollo. Ma non è così. Sono abituato a lavorare l’intero giorno, a essere molto concreto, tollerante per carattere ed educato nella comunicazione. Ma ciò non significa che non ho la propensione a prendere decisioni rapide”, ha detto il candidato a presidente, ricordando poi le sue responsabilità di punta come direttore del Centro clinico-ospedaliero di Fiume. Ružić ha promesso cambiamenti per l’intera Regione, “come nella sua parte azzurra, così nella parte verde”, dove “ogni cittadino ha per me la stessa importanza”.

Il discorso finale e il più atteso è stato quello del premier, iniziato a suon di applausi e acclamazioni da parte di un gruppetto di cittadini presenti sul posto. Plenković ha ribadito il proprio sostegno ai candidati “con tutto il cuore” e ha elencato tutti i successi raggiunti dai Governi di cui è stato a capo. “Noi quando veniamo nelle altre Regioni croate, sapete cosa ci dicono? ‘Noi vorremmo solo che ci trattaste come la Regione litoraneo-montana’”. Plenković ha poi spiegato il perché, ovvero un elenco di grandi opere pressappoco uguale a quello presentato da Butković. In aggiunta il primo ministro ha ricordato la crisi del cantiere navale “3. maj”, ha lodato il lavoro svolto per riuscire a mantenerlo a galla, definendolo “un successo incredibile”, “reso possibile esclusivamente dal sostegno del Governo”. Ha ricordato poi i progetti di collegamento ferroviario in Regione e il rigassificatore di Castelmuschio. Nell’ambito di quest’ultimo tema, si è ricollegato all’inaugurazione della nuova sezione di gasdotto che va da Zlobin a Bosiljevo, adatta sia al trasporto del gas che, un giorno, dell’idrogeno. In conclusione, il premier si è soffermato sui dati statistici legati all’aumento delle paghe e delle pensioni e alla diminuzione della disoccupazione.

Dopo la tappa fiumana, il presidente dell’HDZ e del Governo della Repubblica di Croazia, Andrej Plenković si è recato a Pola dove ha partecipato alla Casa dei difensori croati alla celebrazione in occasione del 35° anniversario della fondazione dell’HDZ della Regione istriana. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il presidente dell’HDZ dell’Istria, Anton Kliman, la ministra della Sanità, Irena Hrstić, e il ministro degli Esteri, Gordan Grlić Radman. Il premier Plenković è entrato nella sala gremita accolto da un grande applauso e ha salutatogli esponenti più importanti dell’HDZ regionale. Andrej Plenković ha pure espresso sostegno ai candidati dell’HDZ a presidente della Regione e a sindaco di Pola, rispettivamente Anton Kliman e Sean Soldatić.

Foto: Željko Jerneić

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