Alle 5.30 di questa mattina arriva il tweet di Andrej Plenković. “Portiamo in Croazia 22 miliardi di euro, che sono la garanzia di una veloce ripresa economica e il prosieguo dello sviluppo uniforme del Paese”.
Dopo 92 ore di negoziati a tratti drammatici, scontri frontali e trattative a oltranza, i leader europei trovano l’intesa sulla risposta comune alla più grande recessione economica della storia dell’Unione. I capi di Stato e di governo hanno approvato un pacchetto da 750 miliardi di euro che dovrà servire alla ricostruzione post-pandemia, e che sarà suddiviso in 390 miliardi di sovvenzioni e 360 miliardi di prestiti per i Paesi colpiti dalla crisi.na somma significativamente inferiore rispetto alle ambizioni del pacchetto da 500 miliardi di euro ispirato dalla proposta di Francia e Germania a maggio e poi avallato dalla Commissione europea. Ma che porterà in dote all’Italia circa 209 miliardi, 82 di sussidi e 127 di prestiti. Alla Croazia, come dicevano, vanno 22 miliardi, 9,4 di sussidi e 12,6 di prestiti. Alla Slovenia, a detta del premier Janez Janša sono stati assegnati 10,5 miliardi di euro, di cui 6,6 non rimborsabili.
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