TV pubblica. «Scarsa la presenza delle etnie»

Il Consiglio nazionale delle minoranze approva all’unanimità diverse delibere. Necessarie consultazioni con la dirigenza dell’emittente

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TV pubblica. «Scarsa la presenza delle etnie»

Nel corso della 95.esima sessione del Consiglio nazionale delle minoranze, svolta per via telefonica, i componenti di questo organismo hanno approvato all’unanimità le delibere proposte. La prima concerne i programmi della TV pubblica, ossia la scarsa presenza di contenuti inerenti ai cittadini appartenenti alle minoranze nazionali nel 2019 e nel 2020. Tale presenza sui canali nazionali è garantita dall’Articolo 18 della Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali, nonché dall’Accordo tra la TV pubblica (HRT) e il governo, che riguarda il periodo tra il primo gennaio del 2016 e il 31 dicembre del 2022.

 

Perciò è stata approvata la seconda delibera, attinente all’obbligo dell’HRT di effettuare periodici incontri di consultazione tra i rappresentanti del Consiglio nazionale delle etnie e la Direzione e il Consiglio di programma dell’emittente, allo scopo di assicurare la continuità dello scambio di opinioni sulla realizzazione dei diritti minoritari, cioè sui contenuti e sulla quota dei programmi per le Comunità nazionali nell’ambito del palinsesto della TV pubblica, sull’informazione nelle lingue minoritarie, sulla maniera di risolvere i problemi inerenti alla mancanza di educazione dei quadri giornalistici che si occupa delle questioni minoritarie e, infine, sulla questione della presenza delle etnie in tutti i programmi della TV pubblica.

Per ciò che concerne la Strategia nazionale per l’inclusione dei rom, dal 2013 al 2020, il Consiglio nazionale delle etnie, presieduto da Aleksandar Tolnauer, ha approvato la delibera sulla suddivisione dei fondi per i programmi inerenti alla realizzazione dell’autonomia culturale della minoranza rom nel 2021, assegnando a tale Comunità nazionale 840mila kune, suddivise in tre unità di autogoverno locale, cioè le Città di Slavonski Brod (300mila) e Sisak (240mila) nonché il Comune di Nedelišće (300mila kune).

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