Tricolore fiumano. Sarà la volta buona?

La prossima settimana il Consiglio cittadino tornerà a pronuciarsi sul ripristino della bandiera storica da affiancare a quella ufficiale in determinate occasioni

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Tricolore fiumano. Sarà la volta buona?

Tra i punti dell’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio cittadino, in programma il 27 maggio, ci sarà il ripristino della storica bandiera fiumana. Com’è noto, non si tratta di un tentativo per elevarla a vessillo ufficiale, bensì solamente di poterla esporre accanto a quella formale in determinate occasioni. La proposta è stata avanzata dal Club della Lista di Fiume ed è sostenuta, tra gli altri, anche dal Consiglio cittadino della minoranza italiana e dal connazionale Lucio Slama, che hanno preso parte alle consultazioni pubbliche.
Adottato come vessillo ufficiale per la prima volta nel 1870, con i colori cremisi, oro e indaco, e con in mezzo la celebre aquila bicipite leopoldina, lo storico tricolore ha da sempre simboleggiato l’identità fiumana, il senso d’appartenenza, la storia e la cultura della città. Un simbolo che ultimamente abbiamo visto spesso sventolare in vari punti della città durante varie occasioni.
Il travagliato iter per il suo ripristino iniziò nel 1991 quando l’allora Unione democratica fiumana (l’attuale PGS) ne propose il ripristino. Era un periodo difficile e la proposta venne bocciata, come andò a vuoto pure il secondo tentativo l’anno dopo. Nel 1996 riprese la lotta per la sua introduzione, ma i vari tentativi dell’amministrazione cittadina di rimediare a questo torto storico andarono puntualmente a sbattere contro il muro eretto dal governo di Zagabria, con il Ministero dell’Amministrazione che tirò sempre in ballo motivazioni “giuridico-formali”, definendola persino “irredentista e anticroata”. Nel luglio del 2016 il Consiglio cittadino approvò all’unanimità il ripristino, ma la proposta rimase chiusa nei cassetti del Ministero. Il 6 giugno 2018 in occasione, del 359º anniversario della concessione dello stemma leopoldino alla Città, l’amministrazione cittadina, non avendo ancora ricevuto una risposta da Zagabria, decise di issare il tricolore fiumano per un giorno.
Con un delibera, nel gennaio del 2019 il Ministero vietò l’uso della bandiera, ma il Tribunale amministrativo annullò la stessa nel luglio dello stesso anno e tutto tornò alle posizioni di partenza. Il secondo smacco ministeriale arrivò nel settembre del 2019 quando venne specificato che soltanto la bandiera nazionale può essere tricolore, mentre le Città hanno di regola una bandiera monocromatica. Nel regolamento sulle bandiere, però, non sta scritto che solo quella nazionale possa essere tricolore, ma che quelle regionali sono di regola bicolori, mentre quelle cittadine o comunali di un unico colore. Esistono tuttavia delle eccezioni, come le bandiere storiche che vengono usate da tante Città in Croazia.
Ad ogni modo, sarà ora il Consiglio cittadino a pronunciarsi per l’ennesima volta sull’uso del tricolore. Nella speranza che stavolta sia la volta buona…

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