
Il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, si è rivolto alla presidente del Consiglio dei Ministri italiano, On. Giorgia Meloni e al ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, esprimendo gratitudine per il costante sostegno dell’Italia nei confronti della sua unica minoranza autoctona al di fuori dei confini nazionali.
Nell’occasione, ha evidenziato la necessità di rifinanziare alcune leggi fondamentali per la Comunità Nazionale Italiana e per gli esuli istriani, fiumani e dalmati, in scadenza tra pochi mesi.
Nella sua lettera, in particolare, il presidente dell’UI Maurizio Tremul ha richiesto il rinnovo, per il triennio 2025-2027, della Legge 21 marzo 2001, N° 73, che prevede interventi a favore della Comunità Italiana in Slovenia e Croazia, con uno stanziamento di 3 milioni di euro annui. Inoltre, ha auspicato l’incremento del finanziamento a 4 milioni di euro annui, al fine di potenziare le numerose attività culturali, educative, editoriali, economiche e sociali che gli Italiani attuano per il mantenimento e lo sviluppo della cultura, della lingua e dell’identità italiana nei due Paesi.
Al contempo ha sollecitato il mantenimento della dotazione finanziaria attuale, pari a 1.976.885,00 di euro annui, derivante dalla Legge 960/1982 in attuazione degli Accordi di Osimo.
Nella sua comunicazione, infine, il presidente dell’Unione Italiana ha avanzato la richiesta di rifinanziare la Legge 16 marzo 2001, N° 72, destinata alla tutela del patrimonio storico e culturale degli esuli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia, per il triennio 2025-2027. Per il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, il rinnovo di questi finanziamenti rappresenta un passo politico e strategico di grande importanza per l’Italia.
Tali interventi, nel rafforzare il sostegno agli Italiani in Croazia e Slovenia e al mondo degli esuli, promuovo il dialogo interculturale, consolidano i rapporti di buon vicinato tra le regioni e i Paesi confinanti, assicurano la permanenza e il rafforzamento dell’identità italiana in territori storicamente caratterizzati da una ricca pluralità culturale.
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