Stimolare i connazionali a parlare, riflettere e condividere le proprie proposte rispetto a un percorso comune che coinvolga tutta la CNI. Sono queste le motivazioni che hanno spinto il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, a promuovere una serie di incontri con le Comunità degli Italiani di Slovenia e Croazia, ma che desidera allargare anche agli istituti scolastici. La modalità degli incontri, il cui scopo principale è quello di dare voce agli intervenuti, è a discrezione dei singoli sodalizi, ma si tratta sempre e comunque di confronti leggeri e informali, delle chiacchierate amichevoli, come le ha definite Tremul. L’ultimo e al contempo il primo aperto alla stampa, si è svolto a Santa Lucia negli spazi che ospitano l’Incubatore creativo “Istria”, dove il presidente dell’Unione ha incontrato i vertici della CAN e della CI “Giuseppe Tartini” di Pirano, nonché i suoi soci. Visto che ricoprirà questa carica onorifica soltanto ancora per questo mandato, ha ritenuto opportuno dedicare questi ultimi anni alla creazione di una prospettiva a lungo termine, con l’apporto dei connazionali. “Trenta anni fa, come UI, abbiamo fatto un ragionamento analogo. Oggi è tempo di fare una riflessione più articolata per i prossimi tre decenni”, è convinto Tremul. Proprio la mancanza di lungimiranza, di ampiezza di vedute sembra essere un problema trasversale di tutta la CNI. Secondo quanto emerso dal confronto a Santa Lucia, la vita associativa e istituzionale è talmente scandita da impegni e questioni correnti che richiedono immediatezza, che è difficile fermarsi e contemplare il futuro, ma anche analizzare bene la situazione odierna. È necessario rinforzare l’identità italiana e lo spirito comunitario, offrire più opportunità di socializzazione, coinvolgere di più i connazionali, ponendo particolare attenzione ai giovani. Dubbi e preoccupazioni ben noti, ma che dopo la pandemia si sono fatti più profondi. “Credo che alla fine siano prevalsi i sogni piuttosto che le preoccupazioni”, ha rilevato Tremul a margine dell’incontro. “È giusto avere anche dubbi perché ci danno delle sfide da raggiungere. Alla fine, però, sono i sogni quelli che ci portano a ideare percorsi per superare le preoccupazioni e raggiungere gli obiettivi che ci poniamo. Dobbiamo ragionare insieme su quali sono le prospettive più ampie”, ha ancora affermato Tremul, che si è prefisso di stilare un documento che raccolga tutte le idee, proposte e considerazioni, giunte “dal basso”, che presenterà alla Giunta esecutiva e all’Assemblea dell’UI.
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