È stato ritrovato oggi, giovedì 10 luglio, il corpo del bambino di 9 anni scomparso lunedì sera 7 luglio, nelle acque del fiume Drava, nei pressi di Belišće, a circa 300 km a est di Zagabria. Il ritrovamento è avvenuto a diversi chilometri dal punto in cui il piccolo era stato visto per l’ultima volta.
Il dramma si è consumato nel tardo pomeriggio di lunedì, quando il bambino si trovava a fare il bagno insieme alla madre (31 anni) e al fratellino di 6 anni in un tratto del fiume non attrezzato per la balneazione. Una forte corrente ha travolto i tre, trascinandoli sott’acqua. Solo grazie all’intervento immediato di tre uomini coraggiosi — Toni Šabijan, Emanuel Horvatiček e Ivan Jozić — è stato possibile evitare una tragedia ancora più grande. I tre soccorritori sono riusciti a trarre in salvo la madre e il fratello minore, praticando subito le manovre di rianimazione. Purtroppo, il bambino di 9 anni è scomparso sotto la superficie e non è stato possibile salvarlo.
Da lunedì sera è stata avviata una vasta operazione di ricerca, che ha coinvolto sommozzatori, forze dell’ordine e vigili del fuoco. Gli sforzi si sono conclusi tragicamente con il ritrovamento del corpo senza vita del piccolo.
“Io ho tirato fuori la madre sul pontile e le ho praticato la rianimazione, mentre il mio amico ha fatto lo stesso con il bambino”, ha raccontato Toni Šabijan al telegiornale RTL Danas. Emanuel Horvatiček ha dichiarato: “Sappiamo di aver fatto qualcosa di importante, ma resta l’amarezza per non essere riusciti a salvare anche l’altro bambino.” Con le lacrime agli occhi, Ivan Jozić ha aggiunto: “Spero di non dover più partecipare a simili interventi. Se succedesse di nuovo, faremo tutto il possibile, ma spero davvero che non accada più.”
Un gesto di grande eroismo che però non basta a lenire il dolore per una giovane vita spezzata troppo presto.
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