Tragedia a Lussinpiccolo: aperta l’inchiesta. Un guasto alla base dell’accaduto?

Saranno le indagini a chiarire i precisi motivi per cui il portellone d'accesso del traghetto "Lastovo" di proprietà della "Jadrolinija" ha ceduto uccidendo sul posto tre membri dell'equipaggio e ferendo gravemente un quarto marittimo

0
Tragedia a Lussinpiccolo: aperta l’inchiesta. Un guasto alla base dell’accaduto?
Immagine d'archivio Foto: Zvonimir Barisin/PIXSELL

Prosegue anche nella giornata odierna, lunedì 12 agosto, il sopralluogo della tragedia avvenuta domenica, poco dopo le ore 15, allo scalo traghetti di Lussinpiccolo, nel momento in cui dopo lo sbarco delle automobili dal ro-ro “Lastovo” e prima della sua partenza per Zara (prevista per le ore 16), il portellone d’accesso della nave ha ceduto andando a schiantarsi contro la banchina della riva e uccidendo sul posto tre membri dell’equipaggio. Un quarto marittimo, ricorderemo, primo ufficiale di coperta, è rimasto gravemente ferito ed è ricoverato al Centro clinico-ospedaliero di Fiume. Per le tre vittime, il direttore di macchina e due timonieri, non c’è stato purtroppo nulla da fare. Il marittimo ferito ha riportato, invece, ferite gravi alla spalla e al bacino, ma non è in pericolo di vita.
Il traghetto “Lastovo” si trova tuttora agli ormeggi a Lussinpiccolo e vi rimarrà fino a inchiesta conclusa, passata ora in mano all’Agenzia per le indagini nel trasporto aereo, marittimo e ferroviario e disposta dal Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il trasporto sulla linea Lussinpiccolo-Spalato sarà effettuato provvisoriamente dal traghetto “Vladimir Nazor”, è stato confermato al jutarnji.hr dalla compagnia marittima “Jadrolinija”, proprietaria delle unità. La linea regolare verrà ripristinata domani, martedì, 13 agosto.
Sempre secondo la portavoce della società, Marija Zaputović Mavrinac – scrive jutarnji.hr –, a uno dei membri dell’equipaggio, che aveva assistito alla terribile vicenda in attesa di ripartire, è stata fornita assistenza psicologica essendo in forte stato di shock. Assistenza è stata prestata anche al resto dell’equipaggio, come pure al comandante del “Lastovo”. Nell’inchiesta è incluso anche uno degli ispettori della Capitaneria di porto di Fiume, mentre secondo il responsabile, il capitano Darko Glažar, ha confermato al quotidiano Novi list, ulteriori dettagli saranno noti nel corso della giornata di oggi. “Ai nostri uomini presenti in loco da domenica, si uniranno oggi altri due ispettori d’inchiesta – ha detto –. Alle famiglie dei tre marittimi porgo le mie più sentite condoglianze”.
Un pensiero alle famiglie delle vittime è stato espresso anche da Neven Melvan, segretario del Sindacato nazionale dei marittimi, il quale si è espresso anche sulle ipotetiche responsabilità per quanto accaduto, aggiungendo che è prematuro in questo momento puntare il dito contro qualcuno in quanto dovrebbe essere l’inchiesta a chiarire i precisi motivi per cui il portellone d’accesso della nave ha ceduto. Secondo fonti ufficiose, scrive ancora il Novi list, poco prima del terribile accaduto i tre marittimi si trovavano davanti al portellone, per tentare di risolvere presunti problemi insorti al meccanismo dello stesso. Ipotesi non ancora confermata, ma che sarà soggetta a indagini approfondite.

Intanto, per oggi alle ore 12, è prevista negli ambienti della Regione di Zara, una dichiarazione in merito alla terribile vicenda. A rivolgersi ai giornalisti, a nome del Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, sarà il segretario generale Josip Bilaver.

Il dramma

L’imbarcazione proveniente da Zara era approdata nel porto dell’isola quarnerina alle 15.10. Secondo il protocollo ha scaricato i passeggeri e poi i veicoli, mancava più di un’ora prima della ripartenza in direzione della Dalmazia. Il traghetto avrebbe dovuto salpare di nuovo alle 16. In base alle informazioni non ufficiali riportate dai quotidiani “Jutarnji list” e “Večernji list”, i marittimi stavano controllando il portellone d’accesso nel tentativo di ripararlo in quanto a quanto pare bloccato. All’improvviso, questo, con il suo peso di circa 10 tonnellate, ha ceduto ed è crollato.

Il direttore generale della “Jadrolinija”, David Sopta, non ha rilasciato dichiarazioni riguardo a eventuali responsabilità: “Vediamo di superare la giornata e poi capire cosa sia successo. Siamo sconvolti”, questo il suo commento.

In merito alla vicenda si è pronunciato oggi, con un comunicato, anche il Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture rendendo noto che “il dicastero sta effettuando una serie di indagini ai sensi delle disposizioni che regolamentano l’identificazione e il sanzionamento dei responsabili in caso di incidenti nel trasporto marittimo. L’inchiesta portata avanti dal Ministero viene effettuata a prescindere dalle indagini eseguite dalle istituzioni competenti, in questo caso l’Agenzia per le indagini nel trasporto aereo, marittimo e ferroviario”.

Dati tecnici

Il ro-ro “Lastovo” è stato costruito nel 1969 in Giappone su commissione della compagnia di navigazione Shikoku Chuo Ferry Boat. Realizzato nel cantiere navale Shin Kurushima Onishi Shipyard di Imabari, era stato varato nel 1969 con il nome Ishizuchi. In Giappone l’unità era stata impiegata principalmente sulla rotta tra Kawanoe-Kōbei. Nel 1978 il traghetto (ro-ro) era stato acquistato dalla “Jadrolinija” e ribatezzata prima in “Partizanka” e dopo in “Lastovo I” (dal 1998 solo “Lastovo”). Prima di essere destinata a collegare Lussinpiccolo a Zara l’unità era stata impiegata prevalentemente per collegare Spalato con Lesina (Hvar) e Lagosta (Lastovo). Nel 1993, quando l’unità si trovava a circa due miglia al largo di San Pietro (Ubli, talvolta Uble) sull’isola di Lagosta, nella sala macchine scoppiò un incendio che venne presto domato, tanto che la nave riuscì ad attraccare. La “Lastovo” è lunga 72,7 metri e larga 13,7 e ha la possibilità di trasportare fino a 500 passeggeri e 60 automobili. Nel 2023 è stata sostituita sulla rotta Spalato-Vallegrande (Vela Luka)-San Pietro (Ubli, talvolta Uble) da un’altra unità costruita (nel 1997) in Giappone, la Tsurugi, l’odierna Vela Luka (lunga 108 e larga 17,5 metri) in grado di trasportare 680 passeggeri e 100 automobili.

Il traghetto “Lastovo”, fermo agli ormeggi a Lussinpiccolo. Foto gentilmente concessa dal portale otoci.net.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display