
Il presidente del Consiglio di amministrazione di Jadrolinija, David Sopta, ha rilasciato una dichiarazione in merito all’incidente marittimo dell’11 agosto 2024, sottolineando di non sentirsi colpevole per la tragedia, ma di essere disposto a fare tutto il possibile affinché non fosse mai accaduta. Le parole di Sopta arrivano a stretto giro di posta dalla pubblicazione del rapporto finale del Ministero del Mare, del Traffico e delle Infrastrutture sull’indagine relativa alla tragedia del traghetto Lastovo, avvenuta l’11 agosto dello scorso anno nel porto dell’isola di Lussinpiccolo (Mali Lošinj), in cui tre marinai persero la vita dopo la caduta del portellone dell’imbarcazione. Il rapporto, infatti, ha individuato in Sopta, nel comandante del Lastovo, Goran Đolonga e nella compagnia armatoriale stessa i colpevoli per la sciagura.
“Il mio mandato è a disposizione sin dal primo giorno. La procedura di revoca e nomina del Consiglio di amministrazione di Jadrolinija è chiaramente definita dallo Statuto, e le decisioni vengono prese congiuntamente. Finora abbiamo evitato di commentare affermazioni inesatte e costruite ad arte, soprattutto da parte dei rappresentanti sindacali, per rispetto nei confronti dei marinai deceduti e delle loro famiglie. Tuttavia, ora che il rapporto del Ministero è stato reso pubblico e che risulta evidente che la nave e la rampa erano tecnicamente a norma, dovremo rispondere per via legale a tutte le conclusioni riportate”, ha dichiarato Sopta in una nota inviata da Jadrolinija.
Ha inoltre sottolineato che le ispezioni effettuate sia un mese prima dell’incidente dalla Capitaneria di Porto nell’ambito di un controllo ordinario, sia immediatamente dopo l’incidente dal Registro croato delle navi (HRB) insieme al Ministero del Mare e alla Capitaneria di Porto in un’ispezione straordinaria, non avevano riscontrato difetti nei sistemi di gestione della sicurezza. “Le stesse conclusioni del Ministero sono in diretta contraddizione con quanto ora riportato nel loro stesso rapporto”, ha aggiunto.
Jadrolinija ha specificato nella nota di non essere stata precedentemente a conoscenza del contenuto del rapporto del Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture e di voler fornire un parere dettagliato a breve.
Possibili azioni legali contro l’azienda e il suo management
Nel rapporto si propone l’avvio di un procedimento per infrazioni contro la compagnia, il presidente del Consiglio di amministrazione e il comandante della nave. Sopta ha ribadito che qualsiasi responsabilità potrà essere determinata solo al termine del procedimento giudiziario: “Il semplice avvio di un procedimento non implica automaticamente una colpevolezza per la tragedia. La responsabilità penale è stabilita dalla Procura di Stato (DORH), la cui indagine è ancora in corso”.
Ha inoltre sottolineato che tutte le precedenti ispezioni del sistema ISM (International Safety Management) avevano confermato la corretta implementazione e funzionalità del sistema di gestione della sicurezza. Di conseguenza, le irregolarità rilevate nell’ispezione straordinaria richiesta dal Ministero non possono essere considerate la causa diretta della tragedia.
Infine, Sopta ha evidenziato l’importanza del parere dell’Agenzia per l’investigazione sugli incidenti nei trasporti aerei, marittimi e ferroviari, il cui rapporto e le proposte di misure correttive sono attesi a breve.
Il ministro Butković: «Propongo le sue dimissioni»
Il ministro Ministero del Mare, del Traffico e delle Infrastrutture, Oleg Butković, ha convocato stamattina, lunedì 3 febbraio, in cui ha annunciato di aver esercitato i suoi poteri per convocare l’Assemblea di Jadrolinija, prevista per l’11 febbraio. Durante la riunione, il ministro chiederà la destituzione di David Sopta.
“Immediatamente dopo l’incidente avvenuto in agosto, ho riflettuto sulla possibilità di dimettermi per ragioni morali. Tuttavia, ciò che mi ha spinto a rimanere è stata la responsabilità nei confronti delle famiglie e di tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia. La verità doveva emergere attraverso un’indagine assolutamente indipendente”, ha dichiarato il ministro.
Nel corso dell’indagine, è stato “accertato che i marinai deceduti non sono responsabili dell’incidente”. Al contrario, hanno perso la vita “a causa di carenze nel sistema di gestione della sicurezza” all’interno di Jadrolinija.
“Per me, sia come uomo che come ministro, la conclusione più importante è che i marinai deceduti non hanno alcuna colpa per l’accaduto. È stata però riscontrata una responsabilità da parte del comandante della nave, ma questa riguarda esclusivamente l’ambito della responsabilità di comando”, ha aggiunto il Butković.
I sindacati difendono a spada tratta il comandante del traghetto
Nediljko Bulić, rappresentante del Sindacato Indipendente dei Marittimi dei traghetti passeggeri della Croazia, ha dichiarato di non poter ancora esprimere pubblicamente un’opinione sulla necessità di rimuovere David Sopta dalla presidenza di Jadrolinija. “Nessuno ci ha consultato come sindacato al momento della sua nomina, quindi anche sulla sua rimozione decideranno il Ministero e il Governo. Io sono qui in una duplice funzione, in quanto rappresentante dei lavoratori nel Consiglio di sorveglianza. Quando sarà il momento del voto, so già come esprimerò la mia scelta, ma per il mio ruolo non posso discuterne pubblicamente ora”, ha affermato Bulić.
Ha sottolineato che il rapporto mette in discussione il funzionamento del Servizio di gestione della sicurezza di Jadrolinija e che il presidente del consiglio di amministrazione è chiaramente responsabile gerarchicamente. “Questo documento non riguarda solo l’attuale presidente, ma anche tutti i suoi predecessori. Personalmente ho navigato sulla nave Lastovo come timoniere e non ho mai saputo che la rampa sarebbe caduta se il sistema idraulico fosse stato disattivato. Questo è ciò che chiamiamo una trappola. Quel portellone, quindi, prima o poi sarebbe caduto. Cosa sarebbe successo in caso di blackout della nave?”, si è chiesto Bulić.
Secondo lui, anche la responsabilità del comandante della nave è discutibile. “Come poteva sapere qualcosa che non è documentato da nessuna parte? Se non esistono istruzioni per la gestione della rampa, non può esserne ritenuto responsabile”, ha detto Bulić.
Neven Melvan, segretario del Sindacato dei marittimi della Croazia, ha espresso parziale soddisfazione per il rapporto ministeriale, ma ritiene problematico il fatto che il comandante della nave Lastovo sia stato indicato tra i responsabili. “Per quanto riguarda la parte del rapporto che attribuisce la responsabilità al presidente e alla compagnia, non ho nulla da aggiungere o togliere. David Sopta ora deve essere rimosso: non ha nemmeno la dignità per una dimissione onorevole, e perciò speriamo che a questo punto sia il ministro a prendere questa decisione. Tuttavia, riteniamo problematico che il comandante della nave sia stato indicato come responsabile. Come poteva attuare qualcosa che, secondo lo stesso rapporto, non esiste nell’ambito di Jadrolinija? Come può essere ritenuto responsabile per qualcosa di cui non è gerarchicamente incaricato? Ha i suoi avvocati e noi gli forniremo pieno supporto per dimostrare la sua innocenza”, ha dichiarato Melvan.
Ora, ha aggiunto, si attende che la Procura della Repubblica (DORH) completi la sua indagine. “Ora che è chiaro che la responsabilità per l’incidente ricade sul presidente del Consiglio di amministrazione, il prossimo passo relativo alla responsabilità penale deve essere intrapreso dalla DORH”, ha concluso Melvan.
Ivan Srzentić, leader del Sindacato di categoria dei marittimi di Jadrolinija, ha dichiarato che commenterà il rapporto del Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture sull’incidente della nave Lastovo solo dopo averlo letto e studiato integralmente. Tuttavia, ha espresso insoddisfazione per il fatto che il comandante della nave sia stato segnalato come responsabile della tragedia.
“Non capisco come il comandante della nave avrebbe potuto applicare i protocolli ISM se non esistono nel nostro sistema. Come avrebbe potuto implementare qualcosa che non c’è? Se avesse rifiutato di accettare quella nave, sarebbe stato bollato come inadeguato o pigro… Il comandante è una vittima di un sistema distorto”, ha dichiarato Srzentić al Jutarnji list.
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