
I cittadini di Kočani chiedono giustizia per la morte di 59 giovani e i 45 feriti che lottano per la vita a seguito dell’incendio in una discoteca, avvenuto nella notte tra sabato 15 e domenica 16 marzo. Ieri, lunedì 17 marzo, si sono svolte proteste violente nella città, mentre per oggi alle 18 è stato annunciato un raduno nella piazza principale di Skopje. I manifestanti vogliono ribadire che le vite perse non saranno dimenticate.
A seguito dell’attività illegale del locale in cui è avvenuta la tragedia, sono state arrestate 14 persone, poste in detenzione per due giorni. In tutta la Macedonia del Nord è stato proclamato un lutto nazionale di sette giorni.
“Non c’è politica in questo, tutti coloro che hanno permesso questo modo illegale di operare dovranno rispondere. Nel 2024 sono state rilasciate 12 licenze per locali, ma è facile immaginare quanti altri abbiano operato senza permesso. Qualcuno non ha fatto il proprio lavoro. Questo non è solo un crimine, è un omicidio di massa permesso per corruzione e denaro”, ha dichiarato il primo ministro della Macedonia del Nord, Hristijan Mickoski.
L’indignazione per la visita ai ferriti in ospedale del presidente serbo Vučić
L’opinione pubblica serba e macedone è indignata per la visita del presidente serbo Aleksandar Vučić ai feriti in ospedale, accompagnato da una folta troupe televisiva. I social si sono riempiti di critiche: “I pazienti con ustioni gravi sono immunodepressi. Far entrare così tante persone intorno a loro è un crimine!”, ha scritto un utente. Un altro ha aggiunto: “Fratelli macedoni, ora sapete contro cosa lottiamo. Le mie più sincere condoglianze.”
Alcuni feriti trasportati a Zagabria
Questa mattina, due feriti sono stati trasferiti per cure presso la Clinica di traumatologia del Centro clinico ospedaliero “Sestre Milosrdnice” a Zagabria, e altri due dovrebbero arrivare oggi. Il governo croato ha organizzato il trasporto con elicotteri militari per garantire cure adeguate ai pazienti più gravi.
Alla Clinica per la traumatologia, i medici stanno valutando l’estensione delle ustioni e le lesioni alle funzioni corporee, considerando anche il trauma psicofisico subito dai sopravvissuti. La clinica dispone di un reparto specializzato per grandi ustioni e una banca della pelle per i trapianti necessari.
“I pazienti, sia in Macedonia che all’estero, sono relativamente stabili, ma è troppo presto per fare previsioni”, ha dichiarato il viceministro della Sanità macedone, Jovica Andovski.
Il prete salva il sindaco dimissionario dal linciaggio
Dopo una grande protesta davanti al municipio di Kočani, la folla inferocita si è diretta verso la casa del sindaco dimissionario Ljupčo Papazov, incontrando un cordone di polizia. La tensione è salita quando un prete si è fatto avanti, lanciando un messaggio chiaro: “Prima seppelliamo i nostri figli, poi, se volete, bruciamo la città”.
Migliaia di persone sono scese in piazza lunedì per chiedere giustizia per le vittime, di età compresa tra i 14 e i 25 anni, morte nel rogo della discoteca Pulse durante un concerto del gruppo rap DNK. L’incendio sarebbe stato causato dalle scintille dei fuochi d’artificio usati durante l’esibizione, che hanno incendiato il soffitto del locale. I manifestanti chiedono misure più severe contro la corruzione, considerata la principale responsabile di questa tragedia.
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