
A seguito del tragico attacco verificatosi venerdì 20 dicembre nella scuola elementare di Prečko a Zagabria, in cui un 19enne ha accoltellato a morte un bimbo di 7 anni e ferito una maestra 62enne e altri tre alunni tra i 7 e i 15 anni, il ministro della Scienza, dell’Istruzione e della Gioventù, Radovan Fuchs, ha istituito durante il fine settimana una nuova commissione, che si riunirà per la prima volta oggi, lunedì 23 dicembre.
La Commissione per la proposta di misure di sicurezza nelle scuole ha il compito di elaborare misure immediate per rafforzare la sicurezza scolastica. Se le prime proposte saranno approvate, è previsto che vengano implementate già dopo le vacanze invernali, con l’inizio delle lezioni il 7 gennaio 2025. Le scuole riceveranno istruzioni dettagliate dal Ministero in merito alle misure da adottare.
L’organismo include rappresentanti delle associazioni dei dirigenti scolastici di scuole elementari e superiori, sindacati, la Città di Zagabria, il Ministero degli Interni (MUP), l’Agenzia Centrale per la Sicurezza (AKD), l’Istituto Croato di Sanità Pubblica, oltre a un esperto psicologo. Il gruppo lavorerà su misure di sicurezza a breve, medio e lungo termine, con l’obiettivo di proporre già lunedì le prime soluzioni concrete.
Proposte sul tavolo
Tra le misure discusse vi sono:
1. Chiusura obbligatoria delle porte d’ingresso delle scuole.
2. Presenza obbligatoria di personale adulto agli ingressi degli edifici scolastici.
3. Possibile impiego di guardie di sicurezza per aumentare il controllo agli accessi.
L’eventualità di impiegare guardie di sicurezza in tutte le scuole croate, pari a 930 scuole elementari e 409 superiori, richiederebbe l’assunzione di circa 1.700 operatori, considerando i turni scolastici. Tuttavia, tale soluzione appare difficilmente realizzabile a livello nazionale, e si ipotizza una sperimentazione iniziale a Zagabria o un impiego mirato su richiesta di singole scuole, scrive Jutarnji list.
Un’altra proposta in discussione riguarda l’installazione di serrature elettroniche di sicurezza in ogni aula, anche se tale misura richiederebbe tempi più lunghi per la realizzazione.
Supporto psicologico e reazioni
Nel frattempo, domenica 22 dicembre si è svolto un incontro con gli insegnanti e il personale della scuola di Prečko per discutere misure di supporto e protezione. Il Ministero ha inviato sul posto un team di 15 psicologi, con altri 20 disponibili in caso di necessità, per offrire supporto psicologico a insegnanti, genitori e studenti.
La tragedia ha sollevato un dibattito pubblico sulla sicurezza scolastica. L’ex ministra dell’Istruzione, Blaženka Divjak, ha sottolineato che è necessario implementare misure che includano sistemi di accesso digitale, videocamere e sorveglianza durante gli orari scolastici senza compromettere la libertà di movimento degli studenti.
Divjak ha inoltre evidenziato come la tragedia rifletta problemi sistemici sia nel settore educativo sia in quello sanitario, evidenziando la necessità di migliorare il trattamento delle persone con disturbi mentali. Ha concluso affermando che situazioni come questa potrebbero essere evitate con una maggiore attenzione alla prevenzione e sicurezza.
Ora si attendono con impazienza le prime decisioni della commissione, nella speranza che eventi simili non si ripetano mai più.
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