
Il Partito socialdemocratico (Sdp) ha annunciato lo scioglimento delle sue organizzazioni locali nelle quattro principali città del Paese: Zagabria, Spalato, Fiume e Osijek. La decisione, presa durante una riunione di tre ore del Comitato esecutivo, è stata motivata dai deludenti risultati ottenuti nelle recenti elezioni locali e dalla necessità di ristrutturare il partito, riporta la tv nazionale Hrt.
In seguito a questa decisione, il partito ha nominato dei commissari straordinari per guidare temporaneamente le organizzazioni locali: Saša Đujić, segretario politico del partito, a Zagabria; Mišel Jakšić, sindaco di Koprivnica, a Spalato; Marko Krička, segretario generale del partito, a Fiume; Ranko Ostojić, ex ministro degli Interni, a Osijek.
Il presidente dell’Sdp, Siniša Hajdaš Dončić, ha dichiarato che questa mossa rappresenta l’inizio di un ampio processo di ristrutturazione interna, volto a preparare il partito per le future elezioni parlamentari. Ha sottolineato l’importanza di ascoltare i cittadini e di imparare dagli errori commessi, affermando: “Abbiamo imparato dai nostri errori e siamo determinati a mostrare che siamo un’alternativa valida all’Hdz, lottando per una Croazia giusta ed equa”.
Saša Đujić ha aggiunto che i commissari straordinari lavoreranno per ristrutturare le organizzazioni locali e prepararle per le prossime elezioni parlamentari, evitando di ripetere gli errori del passato.
La perdita di Fiume
Ivana Marković, membro della Presidenza del partito, ha commentato con parole chiare la perdita di Fiume, roccaforte storica dell’Sdp: “Non possiamo ignorare il fatto che abbiamo perso Fiume. È come far finta che non ci sia un elefante in un negozio. Naturalmente bisogna discutere perché Fiume è stata persa, cosa va sistemato e quali decisioni vanno prese. Grazie a Dio, mancano tre anni alle prossime elezioni. Credo che ci prepareremo e ne usciremo più forti”.
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