Un team di esperti del Centro clinico ospedaliero (Cco) di Fiume ha raggiunto un significativo progresso nella chirurgia dei trapianti eseguendo una complessa autotrasplantazione di rene. Questo intervento pionieristico ha previsto lo spostamento del rene del paziente dalla sua posizione originale, resa problematica da una patologia ginecologica, verso un’altra area del corpo, permettendo così il ripristino delle normali funzioni renali. Nonostante le notevoli difficoltà tecniche, l’operazione è stata completata con successo, confermato dal rapido recupero della funzione renale entro i tempi previsti.
L’intervento rappresenta un ulteriore traguardo per il Cco di Fiume, che continua a implementare le metodologie diagnostiche e terapeutiche più avanzate a favore dei propri pazienti. Sebbene non si trattasse di una procedura ginecologica, l’intervento è stato eseguito presso una sala operatoria del nuovo complesso ospedaliero a Sušak, dotata di tecnologie all’avanguardia, come l’integrazione informatica, che ha permesso al team chirurgico di accedere in tempo reale ai materiali diagnostici e alle immagini precedenti.
L’autotrasplantazione di rene è un intervento estremamente raro a livello mondiale, effettuato solo in pochi centri selezionati: nel Regno Unito viene eseguito in un unico centro e negli Stati Uniti in quattro centri. Questo intervento rappresenta quindi una pietra miliare non solo a livello nazionale, ma anche europeo e mondiale per il Cco quarnerino, riconosciuto come Centro di riferimento per il trapianto di rene dal ministero della Salute croato.
Il team che ha eseguito l’intervento era composto da esperti di alto livello, tra cui il Dott. Antun Gršković, il Prof. Josip Španjol, la Dott.ssa Klara Smolić, l’anestesista Dott. Danijel Knežević, e le tecniche di sala Rebeka Hodak, Vanja Hlača e Sanela Škevin.
Nel caso specifico, la paziente aveva subito un deterioramento del tratto urinario causato da una grave patologia ginecologica, il che rendeva impossibile collegare il rene alla vescica. Tra le opzioni di trattamento disponibili, l’autotrasplantazione ha offerto alla paziente la possibilità di mantenere la funzione renale e di preservare una buona qualità di vita. Un mese dopo l’operazione, il rene autotrasplantato mostra una normale vascolarizzazione e la paziente ha recuperato pienamente la funzione renale.
“Siamo estremamente orgogliosi di questo trattamento chirurgico avanzato che abbiamo potuto realizzare qui al Cco di Fiume,” ha dichiarato il Prof. Alen Ružić, direttore del Cco. “L’intervento testimonia le capacità dei nostri specialisti di fornire ai pazienti le metodologie più moderne e complesse per garantire loro una salute duratura e una migliore qualità di vita. Ringrazio sinceramente tutte le persone coinvolte per il loro straordinario impegno.”
Il Prof. Josip Španjol, capo del reparto di urologia del Cco di Fiume, ha sottolineato la rarità di questo tipo di intervento: “Si tratta di una procedura eccezionalmente complessa, eseguita in pochissimi centri a livello mondiale. In situazioni rare, come in caso di danni estesi all’uretere, la nostra abilità nell’eseguire questa procedura preserva il rene del paziente e la funzione renale globale, evitando l’asportazione totale del rene.”
L’autotrasplantazione di rene è un metodo noto da tempo, ma eseguito raramente, e oggi assume importanza per l’attenzione crescente alla conservazione dei tessuti renali del paziente.
“La bellezza dell’urologia risiede nella possibilità di ricostruire il sistema urogenitale, restituendo ai pazienti, in situazioni che sembrano senza via d’uscita, una qualità di vita e salute paragonabili a quelle precedenti all’insorgere della malattia,” ha concluso il Dott. Antun Gršković, membro del team chirurgico.
Con questo intervento, il Centro clinico ospedaliero di Fiume conferma il proprio ruolo di eccellenza medica in ambito nazionale e internazionale, consolidando la propria posizione tra i centri all’avanguardia in Europa e nel mondo.
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