«Sporchi, rumorosi, arroganti»: gli italiani visti dai croati, ma l’ospitalità non è più quella di una volta

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«Sporchi, rumorosi, arroganti»: gli italiani visti dai croati, ma l’ospitalità non è più quella di una volta
Turisti a Rovigno. Foto Željko Jerneić

Con l’arrivo della nuova stagione turistica, in Croazia torna anche la tensione. Se da un lato le istituzioni puntano a replicare i numeri da record degli scorsi anni, dall’altro cresce la frustrazione tra i cittadini delle zone costiere, sempre più esausti da quella che molti definiscono ormai “l’invasione estiva”. E tra i principali bersagli di queste lamentele ci sono proprio loro: i turisti italiani.

Già sul finire dell’estate 2024, riporta il sito dnevno.hr le piattaforme social erano diventate sfogatoi virtuali per residenti e lavoratori stagionali esasperati. Reddit, in particolare, è stato inondato da testimonianze al vetriolo. “Non sanno guidare, fanno caos ai caselli, insultano il personale nei fast food e se ne vanno lasciando tutto sporco come animali”, si legge in uno dei post più condivisi. “C’è da aumentare i prezzi per tenerli lontani o vietargli proprio l’ingresso nel Paese”.

Molti racconti parlano di episodi concreti: guidatori senza luci in autostrada, gruppi maleducati nei locali, casi di ubriachezza molesta, e persino scene indecorose negli studi dentistici. Alcuni riportano: “Mi hanno raccontato che hanno perfino urinato in sala d’attesa. Non è turismo, è degrado”.

Ferragosto, in particolare, viene ricordato come “il picco dell’incubo”. Secondo diversi utenti, è proprio in quei giorni che le spiagge si riempiono di campeggiatori improvvisati, persone che dormono nei parchi o sui marciapiedi, e che lasciano dietro di sé rifiuti e problemi.

Ma i numeri non mentono: gli italiani iniziano a disertare

Eppure, dietro la rabbia c’è una verità che preoccupa l’economia locale: gli italiani stanno diminuendo. Secondo i dati dell’ente turistico croato, nel 2024 gli arrivi dall’Italia sono calati di circa il 6% rispetto all’anno precedente, con un calo ancora più marcato nelle regioni del Quarnaro e della Dalmazia settentrionale, dove storicamente erano tra i visitatori più numerosi. Le motivazioni? Prezzi in rialzo, accoglienza fredda e servizi spesso non all’altezza delle tariffe.

Tra nostalgia e rabbia

Tra i commenti emerge anche una certa nostalgia per i tempi passati: “Una volta venivano i turisti zagabresi, i velisti italiani con la barca, i cechi educati. Ora è solo plastica e cartone. Gente che non rispetta nulla, e padroni di casa che li trattano solo come bancomat”.

Altri puntano il dito contro la qualità dell’offerta croata: “Se vuoi ospiti di qualità, devi offrire servizi di qualità. Ma se affitti un appartamento fatiscente a 150 euro a notte, cosa ti aspetti?”.

Non mancano, infine, voci più equilibrate che ricordano come le colpe siano spesso condivise. “Anche i croati sfrecciano ubriachi per le strade. E molti host trattano gli ospiti con sufficienza, pensando solo a guadagnare”, scrive un utente.

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