Spalato. Consegnato il pattugliatore «Umag»

La Marina militare dispone ora di una nuova unità. Alla cerimonia pure il ​​sindaco di Umago Vili Bassanese, il suo vice Mauro Jurman, nonché il primo cittadino di Pola Filip Zoričić. La madrina della nave è Danijela Radeka Paljuh, figlia del primo marinaio caduto, originario dell’Istria

0
Spalato. Consegnato il pattugliatore «Umag»
Foto: Ivo Cagalj/PIXSELL

Dopo aver superato con successo tutti i collaudi nelle acque prospicienti Spalato, il pattugliatore “Umag” è stato consegnato oggi, venerdì 17 gennaio, alla Marina militare croata. L’unità è lunga 43 metri ed è dotata di un cannone, di due mitragliatrici pesanti e quattro sistemi missilistici antiaerei portatili. L’”Umag” è il secondo di una serie di cinque pattugliatori che il cantiere navale Brodosplit sta costruendo per la Marina militare croata. La cerimonia di consegna del pattugliatore, il cui equipaggio è composto da 17 membri, si è avuta nella caserma “Admiral flote Sveto Letica – Barba” a Spalato.

Alla cerimonia di consegna pure diversi esponenti istriani. Foto: Città di Umago

Alla cerimonia di consegna e di intitolazione della nave da pattugliamento costiero OOB-32 “Umag” hanno partecipato il ministro della Difesa Ivan Anušić e il comandante della Marina militare croata Damir Dojkić, nonché numerosi altri ospiti illustri. In rappresentanza della Città di Umago erano presenti il ​​sindaco Vili Bassanese e il suo vice Mauro Jurman. Erano presenti anche il sindaco di Spalato Ivica Puljak, il primo cittadino di Pola Filip Zoričić e i membri dell’Associazione culturale “Mate Balota” Castelnuovo. La madrina della nave è stata Danijela Radeka Paljuh, figlia del primo caduto della Marina da guerra croata, originario dell’Istria, Valter Radeka.

Quella della costruzione dei pattugliatori per le necessità della Marina militare croata è una storia lunga e tormentata e ieri finalmente si è avuto un lieto evento.

Foto: Ivo Cagalj/PIXSELL

Per alcuni anni, infatti, quattro navi semi-costruite erano rimaste nello stabilimento della Brodosplit in quanto il cantiere navale non era riuscito a raggiungere un accordo con il Ministero della Difesa sulla prosecuzione dei lavori di costruzione delle unità. La scorsa primavera le cose sono migliorate dopo che Ivan Anušić ha preso le redini del Dicastero della Difesa dando avvio alle trattative con il Brodosplit e trovando un accordo riguardante i restanti tre pattugliatori. I lavori su quest’ultimi dovrebbero essere portati a termine nei prossimi due o tre anni.

Il ministro della Difesa Ivan Anušić ha dichiarato, dopo la cerimonia di consegna della nuova nave alla Marina militare croata, che la Croazia ha raggiunto l’obiettivo di spesa per la difesa di almeno il due per cento del PIL e che potrà aumentare gli investimenti al tre per cento se ciò sarà richiesto durante le riunioni della NATO. Nella modernizzazione e nell’equipaggiamento dell’Esercito, la Croazia investe il 29 per cento del suddetto due percento del PIL, ha sottolineato Anušić, che ha inoltre annunciato l’acquisto di navi da guerra Corvette. “Stiamo selezionando l’offerente più favorevole. Una delle condizioni è che una parte venga costruita nei nostri cantieri navali”, ha detto il ministro.

Leva militare da giugno

Per quanto riguarda le modifiche alla Legge sulla difesa, Anušić ha affermato che dovranno prima essere sottoposte a consultazione pubblica, mentre saranno presentate ai parlamentari a marzo. “Questa è una Legge che deve essere approvata per consentire l’implementazione dell’addestramento militare obbligatorio di base. Spero che saremo in grado di applicarla all’intero territorio della Croazia dal 1° giugno”, ha affermato il ministro Ivan Anušić.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display