Il Covid non dà tregua: nelle passate 24 ore in Slovenia sono stati confermati 707 neoinfetti, quasi il doppio rispetto a una settimana fa con il tasso di positività dei tamponi ammontante al 34%, mai così alto dall’inizio della pandemia da coronavirus. Undici persone hanno perso la battaglia contro il Covid-19. Gli esperti pongono l’accento sulla sempre più forte pressione esercitata sugli ospedali nei quali attualmente sono ricoverati 493 malati affetti dal coronavirus; tra questi ci sono 127 pazienti che necessitano di cure intensive. Nuove misure restrittive potrebbero scattare qualora si dovesse superare quota 150 nelle terapie intensive. Se la situazione dovesse degenerare, come previsto in precedenza dal governo di Lubiana, soltanto i vaccinati e i guariti dal Covid potrebbero andare a lavorare e la stessa misura verrebbe applicata anche in altri settori, tra cui quello dei trasporti pubblici e per poter accedere ai centri commerciali. Il direttore dell’Istituto nazionale per la salute pubblica (Nijz), Milan Krek, ha posto l’accento sul fatto che negli ultimi giorni ci siano stati numerosi casi di contagio tra la popolazione studentesca. “Una delle prossime misure antiCovid che potrebbero essere introdotte potrebbe riguardare, pertanto, il passaggio alla didattica a distanza”, ha detto Krek