Slovenia. Regole per la pesca: si dialoga con la Croazia

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Slovenia. Regole per la pesca: si dialoga con la Croazia

Visita di lavoro oggi nella fascia costiera e soprattutto a Isola, del ministro dell’Agricoltura e delle Risorse alimentari, Jože Podgoršek. Al centro dell’attenyione in particolare la pesca in mare, i suoi problemi e il sostegno che il governo può offrire al comparto. In mattinata l’ospite, accompagnato dall’Ispettore alla pesca, Robert Smoje, ha visitato parte delle acque territoriali slovene per inquadrare la zona in cui operano i pescatori del Capodistriano. Con gli operatori del settore il ministro ha conferito nel pomeriggio a Palazzo Manzioli.
“Ho voluto accertarmi di persona delle condizioni in cui lavora chi vive a contatto con il mare e ne ricava i mezzi per il sostentamento delle proprie famiglie. Ho iniziato dal funzionario chiamato a far rispettare le norme in mare, l’Ispettore alla pesca Smoje. Abbiamo discusso dell’attrezzatura a sua disposizione, dell’imbarcazione con la quale si sposta e delle necessità più immediate per rendere il suo lavoro più efficace e agevole. Ritengo che per il momento possiamo essere soddisfatti”, ha dichiarato Podgoršek. Nei colloqui con i pescatori, invece, è stato posto l’accento sulla pesca costiera e sull’importanza che essa riveste nel comparto economico europeo in generale.

La piccola flotta peschereccia di Isola

La Slovenia, in qualità di presidente di turno dell’Unione europea, cercherà di far passare il messaggio sul ruolo dei pescatori per il rifornimento dei mercati, pur rispettando l’ambiente e le risorse ittiche esistenti. Si è parlato, inoltre, della possibilità per i pescatori sloveni di gettare le loro reti nella zona economica esclusiva proclamata dalla Croazia. “Le trattative in merito, condotte assieme ai Ministeri degli Esteri dei due paesi, sono in dirittura d’arrivo e potrebbero allargare le zone di pesca per i professionisti sloveni. Restano da definire i dettagli sulle attrezzature ammesse, sul tipo di pesce da insidiare, sulle aree che si aprirebbero lungo le coste della Croazia. Ovviamente le ridotte dimensioni della flotta peschereccia presente da Capoditria a Pirano, rappresenterà un limite” ha puntualizzato ancora Podgoršek.
Interpellato circa gli altri aiuti concreti che le autorità di Lubiana hanno in cantiere per la pesca, ha confermato che resteranno in vigore gli indennizzi per gli ostacoli all’attività del Golfo di Pirano, nel tratto ancora conteso con i croati. “Sono in programma la costruzione di due nuovi porti per i pescatori, a Isola e Sezza, con moderni attracchi e strutture per migliorare le condizioni di lavoro. Non si sta, invece, ancora affrontando la cancellazione del divieto di pesca ad alcune specie protette in Alto Adriatico, come ad esempio i tonni”, ha concluso il ministro.

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