Le prime consultazioni politiche dell’anno in Slovenia hanno riguardato la nomina del vicegovernatore della Banca centrale (Banca di Slovenia/BSI). Il Presidente della Repubblica, Borut Pahor, ha voluto raccogliere il parere dei gruppi parlamentari sui candidati che egli stesso ha presentato, in base al bando di concorso emesso in ottobre. Agli inizi di aprile scade l’incarico all’attuale vicegovernatore, Primož Dolenc, che si ripresenta per l’importante funzione, assieme a Branko Babič, Marjan Divjak, Miha Mihič e Sibil Svilan, tutti stimati esperti in questioni finanziarie. Il giro di colloqui al Palazzo presidenziale è iniziato con i deputati delle Comunità nazionali, italiana e ungherese, Felice Žiža rispettivamente Ferenc Horvath. “Si è trattato di un cordiale incontro che è stato sfruttato prima di tutto per parlare della crisi causata dal Covid, dell’andamento dell’emergenza, dei provvedimenti per arginarla e per favorire le vaccinazioni. Si è proceduto anche a una veloce analisi della situazione politica nel Paese. Il Capo dello Stato ci ha confermato che indirà le elezioni parlamentari per il 24 aprile. Ciò significa, tenendo conto dei termini per la campagna elettorale, che probabilmente sarà questa la sua ultima consultazione con i deputati in carica. Pahor ha avuto parole d’apprezzamento per la fattiva collaborazione avuta dai rappresentanti delle Comunità nazionali in Parlamento, che si sono dimostrati interlocutori seri e affidabili. In merito al candidato a vicegovernatore, come consuetudine, non abbiamo espresso appoggio a uno dei nomi proposti e ci riserviamo di farlo quando si saranno cristallizzate le posizioni dei partiti. La prassi vuole in questi casi, che si sostenga il candidato del Presidente della Repubblica”, ha rilevato il deputato al seggio specifico della CNI, Felice Žiža.
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