
Su proposta di un gruppo di deputati della coalizione, la Camera di Stato del Parlamento di Lubiana ha approvato con 51 voti favorevoli e 22 contrari la modifica della legge sulle festività e sulle giornate non lavorative. Pertanto in futuro, il 15 settembre sarà la festa dell’annessione del Litorale alla madrepatria e non del ritorno. Nel 2005 la Camera di Stato ha inserito nella legge sui giorni festivi la suddetta festività insieme a quella sulla riunificazione degli sloveni del Prekmurje con la loro nazione madre (17 agosto) e al Giorno di Rudolf Maister (23 novembre). I sostenitori del cambiamento, guidati da Meira Hot, dell’SD, sono convinti che il nome che la festa ha avuto finora non corrisponda ai fatti storici e alla tradizione di questa festività per quanto concerne la denominazione. Come ha detto la deputata, nel Litorale si è sempre celebrata l’annessione e mai il ritorno, cosa provata anche dalle fonti scritte. Ha sottolineato che tale designazione fa parte della tradizione costiera e dell’identità collettiva. Anche il governo ha appoggiato la proposta proveniente dalle file dei deputati del Litorale. L’opposizione di centrodestra, ovvero SDS e NSi, si è opposta al cambiamento. Secondo questi due partiti i sostenitori del cambiamento del nome abusano di un tema ideologico per le esigenze di un “gruppo minore di persone”, come ha detto il deputato Danijel Krivec. Egli ha ricordato che la modifica era già stata proposta durante il governo di Marjan Šarc, ma era stata respinta, ed “è più che evidente che la proposta è stata ripresentata esclusivamente per ragioni ideologiche, poiché l’unico documento storico che parla di annessione è il documento del Plenum Supremo del Fronte di Liberazione del 1943, che non ha mai avuto alcun significato nel diritto internazionale”. Il deputato del NSi Aleksander Reberšek ha sottolineato nella posizione del suo partito che la coalizione dovrebbe occuparsi di molte altre questioni più urgenti, ma non di rinominare la festività. In questo modo dovrebbero nutrire i loro elettori solo con argomenti ideologici, perché non hanno nulla da mostrare per il loro lavoro.
Il deputato della minoranza italiana Felice Žiža, come riporta Radio Capodistria, si è astenuto dal voto. “Ringrazio la deputata, Meira Hot, ma anche tutta la coalizione, perché con la proposta di annessione e non di ricongiungimento della costa, ovvero del litorale che per gli sloveni vuol dire dalla costa fino a Caporetto, sicuramente terminologicamente la legge viene migliorata, ma in alcun modo i rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana sono d’accordo e lo hanno fatto capire già in passato. Se parliamo solamente di Litorale inteso come territorio nazionalmente misto, quindi la zona che si affaccia sul mare, quindi dei nostri quattro Comuni costieri, possiamo dire che mai ha fatto parte né della Jugoslavia né della Slovenia. Non possiamo parlare né di annessione né di ricongiungimento alla madrepatria. Ringrazio i proponenti per aver migliorato leggermente le cose, rendendo meno dolente l’argomento, è chiaro però che se la Repubblica di Slovenia vuole celebrare una festività è giusto che lo faccia, però sicuramente non possono contare su un nostro appoggio, per così dire, per una modifica di quella che è la vera storia di questo territorio”, ha dichiarato il parlamentare della CNI all’emittente capodistriana.
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