In Slovenia il coronavirus corre a velocità folle. E i numeri parlano chiaro: i contagi avutisi nelle passate 24ore sono stati 8.588 mentre una settimana fa ce n’erano stati 5.174. Si tratta di un nuovo record per quanto riguarda le infezioni giornaliere nel Paese che nei prossimi giorni potrebbe superare quota 10mila. In questo momento il tasso di positività dei test effettuati ammonta al 60 per cento. La settimana scorsa in Slovenia sono stati registrati circa 45mila neoinfetti, mai così tanti dall’inizio della pandemia da coronavirus, ossia 19mila in più rispetto ai 7 giorni precedenti.
Con l’evolversi della situazione epidemiologica, il governo di Lubiana si vede costretto a modificare il regolamento riguardante la quarantena visto che alcuni settori come ad esempio scuole e ospedali vanno incontro a non pochi problemi per mancanza di personale. Da mercoledì 19 le nuove regole saranno riservate per la sanità, l’istruzione e l’assistenza sociale i cui dipendenti non dovranno sottostare alla quarantena. I compagni di classe dell’alunno risultato positivo (o degli alunni contagiati) non dovranno restare a casa, ma verranno regolarmente a scuola però dovranno effettuare l’autotest ogni giorno e non come finora ogni due giorni. Una classe dovrà andare in quarantena quando nell’arco di 14 giorni risulterà positivo al Covid-19 almeno il 30 per cento degli alunni che la compongono.
Niente quarantena dopo un contatto ad alto rischio per i dipendenti del settore sanitario e dell’assistenza sociale che dovranno pure sottoporsi al tampone ogni giorno per una settimana. Viene raccomandato loro l’utilizzo delle mascherine FFP2.
“Speriamo che queste nuove regole funzionino”, ha dichiarato l’epidemiologa Mateja Logar, a capo del team di esperti per il Covid-19 istituito dal governo dopo che è stata bocciata la proposta di ridurre la quarantena a soli cinque giorni.