Slovenia, curva in salita. Sono 43 i nuovi contagi

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Slovenia, curva in salita. Sono 43 i nuovi contagi

Dopo i 37 casi di nuovi contagi di ieri, sale ancora la curva delle infezioni da Covid-19 in Slovenia: nelle ultime 24 ore ne sono state scoperte 43 (su 1.168 test effettuati). Si tratta di un numero molto elevato per la realtà slovena, un peso per l’intero sistema sanitario del Paese. Finora in Slovenia si sono verificati 2.536 casi di contagi da coronavirus e 129 pazienti con Covid-19 sono morti.
Nuška Čakš Jager, vicecapo del Centro per le malattie infettive dell’Istituto nazionale di salute pubblica (NIJZ), ha parlato dell’attuale situazione epidemiologica in Slovenia. Secondo lei la dispersione dei casi in tutta la Slovenia è considerevole, con il maggior numero registrato a Lubiana, Celje e Tržič. Risulta che la capitale sia in testa per numero di casi positivi.
Per quanto riguarda le indagini epidemiologiche relative ai casi verificatisi nelle ultime 24 ore, 14 dei 43 casi confermati risultano importati e la maggior parte o quasi tutti provengono dalla Croazia.
“Il nostro messaggio – dice Nuška Čakš Jager dell’Istituto sloveno per la salute pubblica – è chiedere ancora alle persone di seguire le raccomandazioni del NIJY per rispettare e collaborare con il servizio sanitario. Chiediamo inoltre di utilizzare l’app. Questo ci aiuterebbe molto nel processo di ricostruzione della diffusione delle infezioni”.
Il medico sottolinea inoltre che è difficile prevedere quanti saranno ancora i contagiati dal rientro dalla Croazia, soprattutto nei prossimi giorni, quando molti turisti ritorneranno in Slovenia per timore della quarantena. “Le persone per lo più collaborano bene, ma a volte non siamo in grado di individuare esattamente dove si è verificata l’infezione”, afferma Nuška Čakš Jager. “Dipenderà dalla gente che sta tornando dalla Croazia. Se la maggioranza è rimasta lontana dagli assembramenti di gente, non ci aspettiamo grandi deviazioni. Tuttavia, esortiamo le persone a prendersi cura della propria salute e a monitorare le proprie condizioni in relazioni ai sintomi da Covid-19 di cui si è a conoscenza”.

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