Siluro recuperato in acque istriane torna a casa a Fiume

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Siluro recuperato in acque istriane torna a casa a Fiume

La collezione museale fiumana più soggetta a modifiche è probabilmente quella dedicata al siluro, cardine dell’allestimento del Museo civico situato in piazza Žabica. L’arma da guerra, la cui invenzione viene attribuita a Robert Whitehead e Giovanni Luppis, continua a suscitare stupore anche al giorno d’oggi, anche e soprattutto grazie ai frequenti ritrovamenti sul fondale marino che, un po’ alla volta, inseriscono i tasselli mancanti della storia della produzione e dell’utilizzo dei siluri. Al centro dell’attenzione, questa volta, è un ordigno recuperato dalle acque dell’Istria: scoperto di recente nella baia Fontane (Funtana) vicino a Orsera (Vrsar), il siluro è stato estratto stamattina, 2 febbraio, dalla Polizia speciale della Repubblica di Croazia e consegnato immediatamente al Museo civico di Fiume.

Il reperto verrà sottoposto a un procedimento di pulizia e analisi, in base a cui verranno determinate più informazioni in merito alla provenienza e all’impiego dell’arma. Tuttavia, in base a quanto riferitoci dal capitano Goran Pernjek, collaboratore esterno del Museo, già a un primo esame è possibile supporre che si tratti di un modello antecedente alla Prima guerra mondiale, in quanto possiede un motore quadricilindrico, la cui produzione a Fiume è terminata intorno al 1910. Oltre al motore, anche il contenitore per l’aria del siluro è stato ritrovato in buone condizioni. L’ordigno è stato estratto da una profondità relativamente piccola (tra i 5 e i 7 metri). Secondo quanto specificato dal direttore del Museo civico, Ervin Dubrović, il siluro verrà a breve esposto al pubblico e sarà visitabile previo appuntamento.

 

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