SEI Giuseppina Martinuzzi, ricostruzione e ampliamento

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SEI Giuseppina Martinuzzi, ricostruzione e ampliamento

Che alla Scuola elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi” manchi lo spazio adeguato allo studio e all’insegnamento, non è una novità. Un poco alla volta, la cronica carenza di aule si è portata via la sala insegnanti e la biblioteca, e non è un segreto che gli insegnanti si trovino costretti a trascorrere le pause tra una lezione e l’altra in un angolino dell’atrio. Che la soluzione al problema sia a portata di mano, questa è una novità delle ultime ore e ieri ne abbiamo avuto conferma al termine di un incontro trilaterale al Municipio tra il sindaco di Pola Filip Zoričić, il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione italiana Marin Corva e il direttore della scuola Luka Brussich, che ci hanno rilasciato le prime dichiarazioni a caldo, con l’ottimismo e il buon umore alle stelle. Per tagliare corto, l’elementare italiana polese vive la sua stagione d’oro che sarà coronata in breve tempo dall’ampliamento della sede scolastica per guadagnarci aule, servizi, spazi per il personale docente, una nuova biblioteca, insomma, tutti i locali ora insufficienti o carenti in termini di superficie, arredi, attrezzature ecc. A questo proposito il presidente dell’Esecutivo dell’UI Corva dichiara: “L’Unione italiana continua a sostenere l’impegno della scuola elementare italiana di Pola Giuseppina Martinuzzi. Oltre al pulmino che è già stato acquistato e tutta una serie di investimenti minori, come le telecamere di sorveglianza e altri dispositivi per la sicurezza della fruizione dello spazio da parte dei ragazzi e del personale, abbiamo fatto un passo decisivo con l’investimento di 90.000 euro per la progettazione architettonica, che in questo momento sta volgendo al termine. Per questo motivo oggi abbiamo incontrato il sindaco di Pola Filip Zoričić, giacché entro la fine dell’anno dovremo estendere i colloqui al governo, con la Città come ente fondatore e l’Unione italiana come ente patrocinatore, a sostegno della scuola nella missione di reperire i mezzi necessari all’ampliamento della sede scolastica. Che certamente avrà un peso finanziario non indifferente”.

Foto: Unione Italiana

Luce verde del Ministero

Più largo di dettagli il direttore Luka Brussich, secondo il quale il 24 luglio la Scuola ha ottenuto il nullaosta del Ministero della Scienza e dell’Istruzione al progetto che costituisce il primo passo verso l’ampliamento della sede in via Santorio. L’opera prevede la ricostruzione della sua ala ovest, ora occupata dall’asilo, dalla biblioteca, dalla direzione e dalla segreteria. A grandi linee, l’intenzione è quella di demolire l’ala occidentale e ricostruirla a due piani per guadagnarci altre quattro aule, due sezioni d’asilo, una biblioteca degna del nome, in tutto qualcosa come 600 metri quadrati di superficie in più rispetto a quella attuale. Di conseguenza, l’ala meridionale, quella settentrionale e quella orientale col cortile interno non si toccano. Questa, in estrema sintesi la proposta della progettista Lidija Grebenar dello studio APG Inženjering di Zagabria che dopo l’inizio del nuovo anno scolastico, probabilmente in ottobre, presenterà agli enti committenti l’opera pubblica nel dettaglio”.

Entro l’anno la licenza edile

Quanto ai committenti, il preside dichiara: “Sono molto grato all’Unione Italiana e principalmente al presidente della sua Giunta esecutiva Marin Corva, alla Città di Pola e al sindaco, e infine al deputato al seggio specifico al Sabor Furio Radin per l’appoggio istituzionale all’iniziativa ma soprattutto per aver portato il progetto in corsia preferenziale, per cui si sta marciando a una velocità straordinaria. Tutti hanno fatto il possibile e più del possibile: il sindaco con i solleciti alle aziende erogatrici di servizi per gli allacciamenti e le connessioni alle reti, l’Unione Italiana con la progettazione spedita e il deputato Radin per l’impegno in sede di governo, visto che si tratta di investimenti dell’ordine di alcuni milioni di euro che la scuola non è in grado di mettere insieme in nessun caso. Abbiamo incontrato il sindaco per valutare le modalità di partecipazione alle spese dell’opera perché il progetto è a buon punto, come è a buon punto l’iter di rilascio del permesso di costruire che, se non sbaglio, dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno”.

Il giardino scolastico

Effettivamente, tempi così rapidi per passare dai preparativi all’esecuzione si sono visti in pochissime occasioni quando si è trattato di investimenti pubblici nell’edilizia scolastica. È lecito dunque aspettarsi l’inizio dei lavori subito all’inizio del 2025? Brussich va cauto nel fornire una risposta affermativa semplicemente perché gli enti coinvolti sono diversi, l’importo milionario e l’iter degli appalti soggetto a vari imprevisti. Tuttavia si può sperare. Nel frattempo – ci dice – la scuola continuerà a piantare gli alberi in base al progetto paesaggistico già felicemente avviato lo scorso anno: “Il giardino alberato che stiamo creando non sarà d’impedimento al cantiere o viceversa, quindi possiamo procedere e lo faremo in autunno come previsto perché la crescita degli alberi richiede il suo tempo e noi vorremmo appunto guadagnare tutto il tempo possibile per creare un ambiente più verde per i nostri ragazzi e per il personale scolastico”, ha concluso Brussich.

L’anno prossimo la costruzione

Incontro positivo anche secondo il giudizio del sindaco Filip Zoričić che a sua volta canta le lodi dell’iniziativa e della perseveranza della direzione: “Abbiamo avuto un incontro molto costruttivo finalizzato all’ampliamento della sede, che segue un corso eccezionalmente rapido, prima di tutto per l’enorme impegno del preside Brussich e per la disponibilità dell’UI. Che io sappia, il progetto definitivo è quasi pronto, il giorno 9 settembre avremo la sua presentazione a scuola e successivamente si avrà il rilascio del permesso di costruire, probabilmente entro l’anno, per cui nel 2025 l’opera potrà essere cantierata. Con la Comunità nazionale italiana la collaborazione ha preso una marcia in più grazie anche all’impegno del vicesindaco Bruno Cergnul. Abbiamo lanciato iniziative e curiamo i contatti con la minoranza con rispetto e partecipazione e direi che gli effetti sono tangibili sia nei servizi pubblici come i trasporti urbani e i servizi cimiteriali, sia sul fronte del bilinguismo, negli atti amministrativi e nella comunicazione con l’utenza, a cui vanno ad aggiungersi la nostra partecipazione alle commemorazioni di Vergarolla ed ora l’impegno a favore delle strutture scolastiche. Questo è un bene per la CNI ed è una bene per Pola. Quando vi è dell’impegno, vi sono anche dei risultati”, ha concluso il primo cittadino.

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