
Nuovo tentativo di risolvere la questione paghe con il Governo negoziando da parte di tre Sindacati che mercoledì scorso, 19 marzo, hanno promosso uno sciopero d’avvertimento che ha riguardato le scuole elementari e medie superiori nonché le università. Il Sindacato indipendente degli impiegati nelle scuole medie, il Sindacato Preporod e quello indipendente della scienza e dell’istruzione superiore hanno annunciato che non si limiteranno ad un solo giorno di sciopero e che le loro principali rivendicazioni sono l’aumento della base necessaria per il computo degli stipendi e l’armonizzazione dei coefficienti.
Le organizzazioni sindacali suddette hanno inviato pertanto al Consiglio economico-sociale la richiesta per una nuova procedura di conciliazione (della durata massima di cinque giorni) e, se questa non dovesse avere successo, hanno annunciato nuove astensioni dal lavoro. “Il premier Andrej Plenković continua a dire di essere a favore del dialogo sociale. In questo modo, daremo la possibilità di provare a raggiungere un accordo al tavolo delle trattative”, ha affermato il presidente del Sindacato indipendente degli impiegati nelle scuole medie Zrinko Turalija in sede di una conferenza stampa.
“I Sindacati, se il processo di conciliazione non avrà successo, procederanno con uno sciopero regionale di tipo circolare, ovvero con cinque scioperi nelle successive tre settimane. La prima agitazione potrebbe avere luogo già alla fine di questa settimana”, ha detto Turalija. Uno sciopero circolare regionale significa che si svolgerà alternativamente in più Contee. “Il piano è che il primo sciopero copra quattro contee. Dopodiché, lo sciopero più piccolo sarà in tre Regioni e quello più grande in sei o sette Contee”, ha spiegato il leader del sindacato Preporod, Željko Stipić, il quale ha accusato l’HDZ di aver agito in modo violento e scorretto nei giorni precedenti lo sciopero della scorsa settimana, facendo di tutto per screditare gli organizzatori. “Ci hanno accusato di essere al servizio dei partiti di opposizione in qualche gioco politico, il che è patetico. A proposito, io sono uno di quei sindacalisti che venivano definito sia al servizio dell’HDZ che dell’SDP, sia blu che rossi”, ha detto. La protesta annunciata nella piazza centrale di Zagabria è ancora un’opzione, ha aggiunto Stipić. Ha invitato ancora una volta i membri e la dirigenza del Sindacato degli insegnanti croati a unirsi a loro, perché in questo modo potranno raggiungere più rapidamente gli obiettivi desiderati. “Non importa tanto se eravamo 25 o 35 mila l’ultima volta. Ora saremo molti di più. In politica e nel sindacalismo, la tendenza è importante e non vediamo questa nostra storia come uno sprint, ma come una maratona per la quale siamo preparati”, ha sottolineato Stipić.
Il Ministero della Scienza, dell’Istruzione e della Gioventù, nel frattempo, ha invitato tutti i dipendenti che mercoledì scorso sono scesi in sciopero a contattare i Sindacati, che dovrebbero pagare loro quella giornata. “Non è vero che i dipendenti che erano in sciopero non saranno pagati per quel giorno. I Sindacati pagheranno per il giorno trascorso in sciopero”, ha affermato il Ministero in una dichiarazione, sottolineando ancora una volta che non vi è alcun motivo per indire un nuovo sciopero visto il continuo aumento degli stipendi degli insegnanti e dei professori universitari. “Secondo i dati disponibili, l’inflazione cumulativa dal 2019 a gennaio 2025 è stata del 28,1% e la crescita degli stipendi degli insegnanti nello stesso periodo è stata del 67%, il che dimostra che, nonostante l’inflazione, l’aumento degli stipendi degli insegnanti nel suddetto periodo è stato significativo. Inoltre, questo mese a tutti i dipendenti è stato corrisposto un aumento di stipendio del 3% ed entro la fine dell’anno, i loro stipendi saranno aumentati di un ulteriore 3 per cento. Inoltre, le trattative con i sindacati per un ulteriore aumento di stipendio ricominceranno tra tre mesi”, ha concluso il Ministero della Scienza, dell’Istruzione e della Gioventù.
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