In margine all’omicidio alla scuola elementare di Prečko, anche Pola prende provvedimenti. Questo il commento del sindaco di Pola, Filip Zoričić, all’ultima conferenza stampa dell’anno: “Siamo in attesa di comunicazioni ufficiali dal Ministero dell’Istruzione, ma le nostre scuole sono chiuse a chiave anche adesso e abbiamo delle guardie all’entrata, generalmente i custodi o le donne delle pulizie, che si danno il cambio. Ma queste sono soluzioni provvisorie in attesa di una soluzione definitiva che verrà solo in seguito col cambio del protocollo. In questo momento non posso pregiudicare le decisioni del governo, ma posso assicurarvi che la Città ingaggerà di sua iniziativa addetti alla sorveglianza.

Anche ora tutte le scuole elementari di Pola sono dotate di sistemi di videosorveglianza, alcuni sono da potenziare o aggiornare, ma sarà fatto anche questo. Un problema ben più grave è la carenza del personale qualificato non docente, nella fattispecie la mancanza di figure professionali quali psicologi e pedagoghi. Queste sono manchevolezze del sistema scuola che hanno radici profonde, per cui passeranno degli anni prima che si possa ricucire lo strappo.

Le scuole Centar e Monte Zaro non hanno uno psicologo a tempo pieno, ma solo a dieci ore la settimana la prima e a metà orario l’altra. Siana, Castagner e Veruda hanno uno psicologo a testa, ma non basta, bisognerebbe assumerne altri perché tali sono le esigenze”.