I maturandi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: non ci sarà alcuno sciopero nelle scuole superiori, come deciso dai membri dei tre Sindacati dell’istruzione, dopo che all’inizio della settimana i leader del Sindacato Preporod, del Sindacato indipendente delle scuole superiori e del Sindacato indipendente della scienza e dell’istruzione superiore avevano raggiunto un accordo, seppur parziale, con il Governo durante la procedura di conciliazione.
Con l’accordo tra Governo e Sindacati, la cui firma si è avuta ieri pomeriggio, è stata concordata l’istituzione di una commissione congiunta che a partire da settembre lavorerà su soluzioni sistemiche per migliorare i diritti economici dei lavoratori nel settore dell’istruzione e della ricerca.
Inoltre, il Governo ha accettato di introdurre un sistema di premialità per gli insegnanti coinvolti nella Maturità di Stato, e, nell’ambito della riforma dell’istruzione professionale, di mantenere gli attuali carichi di lavoro per tutti i docenti, come garanzia della tutela dei posti di lavoro.
È stato confermato anche che il personale del settore dell’istruzione e della ricerca sarà escluso dal sistema di valutazione previsto dalla Legge sui salari, e che i criteri per la loro valutazione saranno stabiliti di comune accordo.
Con ciò si pone fine a una situazione di incertezza che da mesi gravava sul sistema scolastico, durante la quale nelle scuole elementari e medie superiori si erano tenuti diversi scioperi. I Sindacati non sono riusciti a ottenere l’obiettivo principale – la modifica dei coefficienti, l’aumento degli stipendi e l’equiparazione con gli altri settori pubblici, né il rinvio della didattica modulare.
Tuttavia, il compromesso raggiunto andrà a beneficio dei maturandi, che potranno affrontare serenamente, nelle prossime due settimane, gli esami delle materie obbligatorie – lingua croata, lingua inglese e matematica.