La Scuola elementare italiana di Cittanova avrà presto una sede tutta sua. Parola del presidente della Regione istriana, Boris Miletić, che questa mattina, lunedì 8 luglio, ha apposto la propria firma sul contratto d’appalto per l’esecuzione dei lavori di costruzione del nuovo edificio scolastico. Il documento è stato controfirmato da Darvin Žufić, presidente del Consiglio d’amministrazione della “Vladimir Gortan”, impresa vincitrice della gara d’appalto bandita dall’amministrazione regionale.
Alla cerimonia di firma del contratto – ospitata negli spazi del Coworking center di Pola – hanno partecipato la vicepresidente della Regione in quota CNI Jessica Acquavita, il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI Marin Corva, il presidente dell’Assemblea dell’UI Paolo Demarin, il sindaco di Cittanova Anteo Milos e la direttrice dell’elementare italiana di Cittanova Eva Fernetich.
I presenti non hanno nascosto la soddisfazione per l’ulteriore e importantissimo passo avanti nella realizzazione della nuova scuola. “Per me è motivo d’orgoglio avere firmato questo contratto”, ha detto Miletić, ricordando che dal momento della sua nomina a presidente della Regione le priorità della sua amministrazione sono sempre state la sanità, l’assistenza sociale e l’istruzione. E a proposito d’istruzione Miletić ha ribadito che la futura nuova Scuola elementare italiana di Cittanova era attesa da tempo dagli alunni, ma anche da tutti i residenti. “Oggi abbiamo nuovamente dimostrato con i fatti il nostro impegno assunto nei confronti dell’istruzione”, ha commentato il presidente della Regione, che ha poi tenuto a evidenziare come l’attuale amministrazione abbia in poco tempo aumentato addirittura del 61% le risorse destinate alle scuole elementari e medie superiore dell’Istria di sua competenza. Detto questo, Miletić ha augurato buon lavoro all’appaltatore, auspicando che i tempi previsti vengano rispettati.
Se tutto dovesse procedere secondo i piani, gli alunni della SEI di Cittanova potrebbero entrate nei nuovi spazi tra 15 mesi.
Accanto al sostegno al settore dell’istruzione, Jessica Acquavita ha voluto sottolineare pure un altro importante aspetto di questa amministrazione regionale: la sua attenzione verso la Comunità Nazionale Italiana e i suoi tanti progetti, anche infrastrutturali. Acquavita ha quindi rivolto un sentito ringraziamento a tutti i partner coinvolti nel programma di costruzione della nuova SEI di Cittanova, ovvero all’UI e alla Città di Cittanova che, come ha sottolineato, “ha capito l’importanza del progetto e mostrato sensibilità alle esigenze degli alunni dell’elementare italiana, che presto avranno uno spazio tutto loro”.
Tornando alla collaborazione tra Regione istriana e Unione Italiana, la vicepresidente della Regione non ha dimenticato di ricordare che assieme hanno realizzato la ricostruzione e l’ampliamento della SMSI di Buie. Jessica Acquavita ha rivolto un ringraziamento particolare anche al parlamentare Furio Radin, senza il cui aiuto e sostegno non sarebbero arrivati i fondi necessari dal governo.
Nel suo intervento Anteo Milos, ha rilevato che la firma del contratto d’appalto e l’imminente avvio dei lavori chiude un iter burocratico durato ben dieci anni. Ringraziati poi tutti gli attori coinvolti nell’iniziativa, il sindaco di Cittanova si è detto più che convinto che la futura nuova Scuola italiana sarà il luogo ideale dove bambini e ragazzi potranno imparare e sviluppare i loro talenti. Secondo il primo cittadino, la nuova sede scolastica darà un ulteriore impulso alla salvaguardia della cultura e della lingua italiane.
“Questa firma avviene a meno di due anni dalla sottoscrizione della lettera d’intenti siglata il 25 agosto 2022 a Cittanova”, ha rammentato Maurizio Tremul, soffermato poi sulla pluridecennale collaborazione tra l’UI e la Regione Istriana. “Una cooperazione che ha sempre prodotto i frutti sperati”, ha aggiunto il presidente dell’UI, che a proposito della futura nuova sede scolastica della SEI di Cittanova ha dichiarato che “arriva dopo tantissimi anni di attesa”. Tremul ha poi affermato che la nuova struttura sarà un luogo dove i nostri connazionali potranno crescere e sviluppare la propria identità, ma anche un posto dove chiunque avrà modo di conoscere la lingua e la cultura italiane. “Fin dalla sua nascita, l’Unione Italiana ha profuso enormi sforzi per il mondo della scuola. Credo non ci sia luogo d’insediamento storico della CNI, in Istria, a Fiume, nel Quarnero e addirittura in Dalmazia, in cui non abbiamo costruito, ampliato o restauro scuole e asili, cui tra l’altro abbiamo fornito tantissimi arredi, attrezzature e nuove tecnologie”, ha sottolineato Tremul, aggiungendo che, oltre ad avere edifici moderni, è fondamentale avere anche scuole di qualità che sappiano insegnare un ottimo italiano, la cultura e la storia italiane e che sappiano diffondere i valori della civiltà e della cultura italiane, fattori fondamentali dell’Istria che, senza le sue tre componenti, italiana, croata e slovena, non avrebbe l’identità che ha. “Questo patrimonio culturale materiale e immateriale che la CNI ha prodotto nei secoli, anche attraverso le sue scuole, è giusto venga riconosciuto, conosciuto, apprezzato e diffuso”, ha detto Tremul, ringraziando quindi l’Italia per il sostegno istituzionale, finanziario e politico, il governo croato e l’onorevole Furio Radin. Prima di cedere la parola, Tremul ha evidenziato che l’UI partecipa al progetto con 1,4 milioni di euro, pari quasi al 35% dell’investimento complessivo, che ammonta a circa 4 milioni di euro.
Prendendo la parola la preside della SEI di Cittanova si è detta “orgogliosa di essere presente e di poter condividere con gli altri presenti questo importante avvenimento”. “Finalmente – ha commentato – gli alunni della nostra scuola avranno gli spazi che meritano, aule più ampie, una biblioteca attrezzata e una cucina come si deve, mentre i nostri docenti avranno a disposizione aule specializzata dove poter insegnare al meglio le rispettive materie.
Struttura di 1.850 metri quadrati a impatto zero
La parola è andata infine a Darvin Žufić e all’architetto responsabile del progetto Marko Franković, che hanno svelato alcuni dettagli del futuro edificio scolastico. Si è appreso così che la scuola avrà una superficie di circa 1.850 metri quadrati distribuiti su due livelli (collegati da scale e da un ascensore accessibile ai disabili). Al pianoterra troveranno spazio alcune aule, la cucina e un ampio spazio centrale di aggregazione sociale. Al piano superiore si troveranno altre aule e una galleria. L’architetto ha tenuto a sottolineare come l’intera struttura sia a impatto zero. All’esterno, la scuola avrà un vasto giardino, un campo da gioco polivalente (pallacanestro, pallavolo e pallamano). Alla realizzazione del progetto ha partecipato, tra gli altri, anche Franco Zagari, architetto italiano scomparso un anno fa, che in passato aveva collaborato con archistar del calibro del Renzo Piano.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.