Il presidente della Repubblica uscente, Zoran Milanović, ha ufficialmente presentato questa mattina, martedì 3 dicembre, le firme necessarie per la sua candidatura alle elezioni presidenziali in programma il 29 dicembre. Nell’occasione, Milanović ha dichiarato che continuerà a opporsi a quello che ha definito “il dominio di un solo partito e di un solo uomo”, promettendo di difendere la Costituzione “da ogni attacco”.
Milanović è stato il primo candidato a presentare ufficialmente la sua candidatura per la presidenza, sottolineando le motivazioni che lo hanno spinto a concorrere nuovamente. Ha dichiarato: “Cinque anni fa, con entusiasmo e ottimismo, ho intrapreso il mandato con l’idea di una collaborazione costruttiva. Mi sono candidato allora perché ritenevo sbagliato che un solo uomo e un solo partito controllassero la Croazia, e oggi questa situazione è ulteriormente peggiorata. Mi opporrò a questa deriva. Il pluralismo è in pericolo, tutto viene comprato.”
La sua posizione è stata duramente criticata dal primo ministro Andrej Plenković, che ha definito le parole del presidente “un’incredibile dimostrazione di ipocrisia”. Plenković ha affermato: “Milanović è un vero e proprio cancro per la vita politica croata, non c’è alcun dubbio su questo. Cinque anni di mandato senza risultati, un programma futuro inesistente. Per cosa dovrebbero votarlo le persone? Non ha realizzato nulla e non ha intenzione di farlo. Viola la Costituzione e sostiene di difendere i croati da chi, invece, lavora per il bene della gente e dell’economia. Mi chiedo quale logica possa spingere qualcuno a sostenerlo. Davvero, mi stupisce.”
La campagna elettorale si preannuncia accesa, con il confronto tra Milanović e Plenković che già occupa il centro del dibattito politico croato.
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