Schede CNI. Una corsa con diversi ostacoli

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Schede CNI. Una corsa con diversi ostacoli

Le prime Amministrative nell’era coronavirus sono trascorse via in modo abbastanza tranquillo, come confermatoci da Ivan Rakić a capo della Commissione elettorale della Città di Pola, anche se qualche problema o disguido come volete chiamarlo c’è stato.
Come noto la Commissione elettorale centrale ha dato indicazione a quelle cittadine e di riflesso a quelle nei seggi elettorali di non consegnare subito anche le schede per l’elezione del candidato vicepresidente della Regione o vicesindaco in quota Comunità Nazionale Italiana bensì di farlo soltanto su espressa richiesta dell’elettore. E così effettivamente è stato in alcuni seggi elettorali, anche se abbiamo notizia di un seggio dove i membri della Commissione hanno offerto subito le due schede per i connazionali. In un caso invece ci è stato segnalato che in un seggio elettorale alla richiesta delle schede CNI, all’elettore in un primo momento erano state negate le altre quattro (presidente della Regione, sindaco, Assemblea regionale e Consiglio cittadino). Pronta comunque la reazione degli altri membri della Commissione elettorale che con il loro intervento hanno risolto l’empasse e l’elettore ha potuto esprimere il proprio diritto di voto su tutte e sei le schede.
“Dalle informazioni in mio possesso in alcuni seggi elettorali i membri della Commissione consegnavano subito ai connazionali le schede per votare il vicepresidente della Regione e il sindaco di Pola in quota CNI. In altri invece bisognava fare esplicita richiesta. Ci sono stati anche dei casi nei quali si consegnavano soltanto le schede per il voto CNI e le altre no”, ci ha detto Tamara Brussich, presidente della Comunità degli Italiani di Pola.
Quello che abbiamo notato in vari seggi elettorali è che rispetto alle ultime elezioni le attese erano più lunghe. Il motivo va ricercato nelle misure antiepidemiche che hanno limitato l’accesso degli elettori, specialmente laddove le operazioni di voto si svolgevano in aree ristrette. A Valdibecco per esempio l’attesa era di circa 15 minuti, a Castagner invece si attendeva anche oltre mezz’ora, in altri punti della città si arrivava anche a 45 minuti d’attesa. C’è chi, visto l’andazzo, ha fatto dietrofornt ed è subito ritornato a casa, e c’era chi vi tornava anche due-tre volte e poi arrivava il suo turno. Oppure esasperato si arrendeva definitivamente…
“La maggior parte delle lamentele che abbiamo ricevuto riguardavano appunto i tempi di attesa. Il tutto era dovuto alle misure antiepidemiche. In fin dei conti, proprio a causa delle misure restrittive, le nostre capacità logistiche in alcuni seggi erano ridotte anche di due terzi rispetto alle elezioni scorse. Voto CNI? Dai membri delle Commissioni elettorali nei seggi ci è giunta voce di qualche lamentela per il fatto che gli elettori abbiamo dovuto fare richiesta esplicita delle schede. Queste comunque erano le disposizioni della Commissione elettorale centrale”, ha detto il presidente della Commissione elettorale cittadina, Ivan Rakić.

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