Non si placano le polemiche dopo che il primo ministro Andrej Plenković ha destituito ieri, martedì 13 dicembre, il ministro dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile, Davor Filipović e il suo consulente Jurica Lovrinčević, a causa di un possibile, come ha dichiarato il premier, “evidente esempio di comportamento corruttivo” legato alla pubblicità sui mass media del Ministero e alla “cospirazione politica”. La rimozione di Filipović è seguita dopo che la rivista Nacional ha pubblicato un articolo in cui sostiene che il suo consulente speciale, Jurica Lovrinčević, aveva offerto alla stazione televisiva locale di Zagabria, Mreža TV, lo spazio pubblicitario in affitto da parte di numerose aziende statali e istituzioni, chiedendo in cambio che la metà del denaro previsto gli venisse pagata in una transazione successiva. La rivista ha poi pubblicato anche un file audio della conversazione tra Lovrinčević e un giornalista di Mreža TV. Oggi, mercoledì 13 dicembre, il Nacional ha pubblicato un nuovo file audio, in cui si sente Lovrinčević spiegare al suo interlocutore, di aver “assicurato nel corso dell’anno 140mila euro”  e di “poterlo fare anche quest’anno e il prossimo, almeno finché sarò qui al Ministero dove piovono i soldi…”.

Le parole del premier

“Questa è un’affaire che coinvolge parte dei media, parte dell’opposizione e un individuo; non ha nulla a che fare con l’Hdz. L’aspetto interessante è che non ci sono membri dell’Hdz coinvolti in questa vicenda”, ha commentato il primo ministro Plenković.

Il ministro cacciato: «Mi assumo solo la responsabilità politica»

“Non sapevo nulla, ma mi assumo la responsabilità politica. Per quanto riguarda gli articoli sul mio ex consulente Lovrinčević, tra l’altro una delle persone più ricche del Paese, che ha trascorso tutta la sua vita nell’economia e sul mercato, l’accusa che si sia impegnato in affari corruttivi mi sembra senza alcuna logica e sinceramente non ci credo”, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa l’ormai ex ministro dell’Economia, Davor Filipović.

Già ieri quando è scoppiato il caso “Spot tv”, l’opposizione ha chiesto anche le dimissioni del premier Plenković, che martedì ha cacciato il 30.esimo ministro dei suoi governi. Oggi, mercoledì 13 dicembre, i partiti d’opposizione chiedono il suo addio in modo ancora più netto. Il leader dell’Sdp, Peđa Grbin, ha sottolineato che “ingenti somme di denaro vengono sottratte alle casse dello Stato e alle aziende statali, e l’attore principale e sempre e soltanto l’Hdz”. “Questa agonia chiamata governo Plenković deve finire. E ciò può avvenire unicamente mettendo il mandato a dipsoziione dei cittadini”, ha dichiarato Grbin.