Scandalo «Parco eolico». L’Uskok amplia l’inchiesta

Contro Josipa Rimac e altro quattro persone

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Scandalo «Parco eolico». L’Uskok amplia l’inchiesta

L’anti-corruzione croata (Uskok) nell’ambito dello scandalo “parco eolico” ha ampliato l’indagine contro l’ex sindaco di Knin, Josipa Rimac e altre quattro persone sospettate di aver commesso reati nella sfera dell’abuso d’ufficio e di potere, “traffico di influenze illecite”, istigazione a tali influenze, incitamento, corruzione e concussione. L’ampliamento dell’inchiesta riguarda 5 persone nate tra il 1960 e il 1980.
Secondo il comunicato emesso dall’ Uskok, la Rimac è accusata di aver influenzato un membro della Commissione d’esame di Stato in modo che uno dei sospettati superi l’esame e fare in modo che come favore di ritorno ne assuma la sorella presso la società Elektra di Sebenico. È anche sospettata di aver fatto assumere il figlio del caporedattore di un sito web locale che avrebbe dovuto scrivere un articolo relativo all’occupazione illegale presso l’Ente elettroenergetico croato (Hep). Senza rivelare l’identità dei sospetti, l’Uskok annuncia che Josipa Rimac ha usufruito del carisma politico e dell’influenzad derivante dalla funzione di segretario di Stato, così come l’influenza che ha accumulato durante i suoi anni di mandato alla guida della città di Knin e come membro del Parlamento croato.
Intanto, a Josipa Rimac è stato prolungato di 60 giorni il carcere preventivo.

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