Sanvincenti. Il Castello Morosini-Grimani è tornato a splendere come una volta

All’inaugurazione del maniero dopo i lavori di recupero anche il Capo dello Stato Zoran Milanović

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Sanvincenti. Il Castello Morosini-Grimani è tornato a splendere come una volta

Oh che bel castello… la filastrocca che abbiamo cantato da piccoli calza a pennello al maniero Morosini – Grimani di Sanvincenti, nella cui piazza d’armi, ieri, una cerimonia ha messo il punto fermo al progetto KulTERRA – Recupero dei castelli istriani Morosini – Grimani e Pietrapilosa, partito nel dicembre del 2016. Ieri, questa che potrebbe essere un’inaugurazione, ha portato a Sanvincenti il Capo dello Stato, Zoran Milanović, il ff di presidente della Regione, Fabrizio Radin, funzionari ministeriali, sindaci delle Città e dei Comuni dell’Istria e gente del luogo e oltre. Non per fare ressa: l’aiuto regista, per così dire, è stato il Covid-19, o meglio le misure introdotte per tenere il contagio alla larga. Accolti dalla signora del Castello, promesso di attenersi alle misure (ma tanto, prima di entrare a tutti è stata rilevata la temperatura corporea, disinfettate la mani e consegnata la mascherina), di rispettare le regole vigenti entro le mura, si è potuti entrare nella vasta piazza d’armi racchiusa tra le robuste mura.
I ringraziamenti del sindaco
Molto emotivo l’intervento del sindaco di Sanvincenti, Dalibor Macan, che si è rivolto ai presenti in dialetto. “Molti di noi hanno giocato qui da bambini, tra le mura imprigionate dall’edera e dai rovi… qui siamo cresciuti, ci siamo innamorati, scambiati i primi baci – non c’era il Covid e lo si poteva fare in tutta tranquillità. Questo castello grande e silenzioso ha dominato la località; ha ospitato nel tempo manifestazioni, ma necessitava di un sostanziale recupero. Se sai dove vuoi andare, allora puoi partire. Siamo partiti; non dirò delle tempeste, delle mareggiate che hanno investito la nostra nave, ma siamo arrivati in porto. Non tanto per merito del capitano che adesso se ne fa vanto, ma grazie a chi ha fatto i lavori più duri: Igor Macan, responsabile del progetto KulTERRA e Matea Stanić, sua collaboratrice. Grazie a chi ci ha aiutato, ai Ministeri del Turismo, della Cultura, dello Sviluppo regionale, grazie alla Sovrintendenza di Pola, alla Regione istriana. Un sentito ringraziamento a Ettore Beggiato, oggi con noi, per avere voluto la Legge per il recupero del patrimonio veneto in Istria e Dalmazia. Il castello non sarà più silenzioso, ma pieno di vita. In 15 anni che sono sindaco, non ho mai accolto un Presidente a Sanvincenti: oggi saluto con piacere Zoran Milanović”.
Un’altra opera d’arte recuperata
A seguire l’intervento di Fabrizio Radin. “Mi complimento con quanti hanno portato a termine il progetto: la ricostruzione è stata lunga e si è proceduto a fasi, ma un’altra opera d’arte del passato è stata recuperata. Adesso che la pandemia ci porta a disertare i luoghi affollati e il turismo di massa, si guarda a quello culturale al quale l’implementazione di progetti simili apre la strada. Sanvincenti sta diventando una destinazione riconoscibile. Ci deve essere spazio sia per i turisti che per la popolazione residente; non da ultimo per le scolaresche, che hanno già modo di conoscere il territorio attraverso le lezioni.” Davor Trupković, aiuto ministro alla Cultura, al microfono per complimentarsi con tutti quanti hanno dato un apporto alla realizzazione del disegno, progettisti, esecutori, responsabili. “Siamo giunti a due terzi del percorso, perché di cose da fare ce ne sono ancora”, ha concluso.
Il Presidente affascinato dal castello
Infine Zoran Milanović. Che a Sanvincenti, come ha detto, è già stato (ma non da Presidente) nel 2009, “quando Dalibor Macan si è aggiudicato il mandato di sindaco, battendo il fratello Igor”. “Questo castello mi affascina, con la sua possenza e la sua eleganza. È elegante come un valzer. Quando sono stato a Sanvincenti, oltre dieci anni fa, il castello non era così bello, anche se non aveva propriamente l’aspetto di una rovina. Già allora era stato fatto un piccolo miracolo. Ho avuto qualche affanno sul destino dell’erba: non ci metteranno mica una copertura? ho pensato. Invece oggi ritorno e ritrovo l’erba. Onore al merito: avete fatto un ottimo lavoro”. E un appunto alla padrona di casa, che si è ostinata (per copione) a titolarlo “Re di Pantovčak”. “Non sono re; abbiamo non buone esperienze con i re. Siamo una repubblica parlamentare, con un Presidente e io sono il fruitore temporaneo del servizio a Zagabria; per il tempo che sarà: certamente inferiore al tempo che ha e avrà il castello”. Poi, con una lenta discesa lungo la scalinata di pietra, il signore Grimani ha consegnato a Dalibor Macan le chiavi del maniero: il passato che sposa il futuro. “Una chiave pesante – ha detto Macan – ma aprirà le porte agli amici di Sanvincenti”.
I figuranti sotto il sole cocente
Da rilevare i figuranti in costume, la signora del Castello, lo stesso Grimani, damigelle e giullari, guardie in armi e armatura. Sotto un sole cocentissimo di fine giugno (la cerimonia ha avuto luogo a mezzogiorno), sono stati inscatolati in un’armatura che con spade e lance ha messo sulle loro spalle venti e più chilogrammi da portare. Comunque, dopo i discorsi, una visita al Castello, alla nuova, suggestiva e indovinata sala multimediale, che racconta con effetti speciali la storia del Castello e quindi del luogo. Per la cronaca, il progetto KulTERRA, con i due castelli che ha interessato, ha avuto un costo di 22.594.779 kune, di cui 19.204.800 kune rappresentano un capitale a fondo perduto ottenuto dai Fondi Ue. Un ulteriore 1,5 mil è stato messo a disposizione dal Ministero per lo sviluppo regionale.

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